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Cronaca

«Gli ordigni bellici inesplosi restano una minaccia elevata»

Gli artificieri del Secondo Reggimento Pontieri hanno distrutto i residuati bellici rinvenuti in una cantina di via Mischi e in via Bubba. Pontieri: «Siamo sempre pronti a intervenire»

Il 19 luglio gli artificieri dell’esercito del Secondo Reggimento Genio Pontieri hanno effettuato la bonifica della bomba da mortaio e dello spezzone di granata con spoletta risalenti alla Seconda Guerra Mondiale rinvenuti, nei giorni scorsi, rispettivamente in una cantina in via Mischi e in un giardino in via Bubba. Gli artificieri del Secondo Pontieri erano già intervenuti lunedì, subito dopo il ritrovamento, per mettere in sicurezza la bomba da mortaio rinvenuta nel condominio di via Mischi. Gli ordigni rinvenuti sono una bomba da mortaio da 81 mm fumogena di fabbricazione italiana ed uno spezzone di granata con spoletta.

L’intervento di bonifica richiesto con urgenza dalla Prefettura e coordinata dal Comando Forze Operative Nord di Padova ha visto il nucleo di specialisti dell’Esercito, nel caso  specifico, il Primo Luogotenente Antonio Pinto e il Sergente Maggiore Capo Gianfranco Barraco, provvedere alla rimozione e al successivo brillamento degli ordigni residuati bellici in un'area idonea nei pressi del Deposito Munizioni di Gossolengo.
«Per gli artificieri piacentini - si legge in una nota dell'Esercito - si è trattato dell’ennesimo delicato intervento di bonifica sul territorio, per l’eliminazione di una minaccia che nonostante il trascorrere degli anni rimane sempre elevata. Dall’inizio dell’anno sono oltre 80 gli interventi su ordigni bellici di ogni tipologia e misura effettuati nelle 10 province (Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Massa-Carrara, Pisa, Lucca, Pistoia, Grosseto, Livorno e Siena) di competenza del 2° Reggimento Pontieri. L’Esercito grazie alla connotazione “dual-use” dei propri reparti, oltre all’impiego operativo nelle missioni internazionali, è in grado d’intervenire in ogni momento, su tutto il territorio italiano a supporto della comunità nazionale in caso di pubbliche calamità e per la bonifica del territorio da residuati bellici»

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