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Cronaca

«Ha accettato il rischio di poter uccidere», confermata la condanna di 14 anni e otto mesi per Pulizzi

La Cassazione ha confermato la sentenza della Corte d'Appello di Bologna a 14 anni e otto mesi nei confronti di Tommaso Pulizzi, l’uomo di 48 anni che il 31 agosto del 2015 travolse uno scooter sulla via Emilia a Pontenure, uccidendo il piacentino Pinuccio Zambianchi e ferendo gravemente la moglie, per poi tentare di fuggire

La Cassazione ha confermato la sentenza della Corte d'Appello di Bologna a 14 anni e otto mesi nei confronti di Tommaso Pulizzi, l’uomo di 48 anni che il 31 agosto del 2015 travolse uno scooter sulla via Emilia a Pontenure, uccidendo il piacentino Pinuccio Zambianchi e ferendo gravemente la moglie, per poi tentare di fuggire. L'uomo, difeso dall'avvocato Alessandro Righi, si trova alle Novate dall sera del 28 giugno ed è accusato di omicidio volontario. Sia i giudici della Corte d'Appello sia quelli della Cassazione hanno ritenuto che l'uomo ha accettato il rischio che Zambianchi potesse morire, ossia ha accettato il rischio di compiere un omicidio, sapeva quello che faceva nel compiere la manovra per cercare di scappare. L’auto di Pulizzi, secondo le accuse, si sarebbe prima scontrata frontalmente con lo scooter, che aveva a bordo l’uomo e la moglie, poi avrebbe fatto una retromarcia passando sul corpo dello scooterista a terra fuggendo verso la città. A bloccare il 47enne, in stato di ebbrezza, erano stati i carabinieri della stazione Levante, che a Montale, lungo la tangenziale, notarono una Fiat Punto, distrutta davanti e con il motore che fumava, mentre viaggiava verso Piacenza. L’uomo, fin da subito,aveva detto di non ricordare nulla di quella tragica serata e aveva chiesto scusa alla moglie di Zambianchi. Nel processo con il rito abbreviato, il pm Emilio Pisante aveva chiesto 15 anni e 4 mesi.

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