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Cronaca

I pazienti e i familiari: «Diabetologia non può essere trasferita a piazzale Milano»

Proteste dei piacentini per il trasferimento della Diabetologia dall’ospedale cittadino alla Casa della Salute: «Come fanno i più anziani a raggiungere quella sede? E i farmaci andranno ritirati poi nuovamente in ospedale?»

L'annunciato trasferimento (anche se non immediato) di Diabetologia dell’Ausl di Piacenza dall’ospedale alla Casa della Salute di piazzale Milano non convince i piacentini. La carenza di spazi dell’attuale ospedale – non per altro il nuovo verrà costruito proprio per questi motivi – costringe l’Ausl a rivedere, per l’ennesima volta, la sua riorganizzazione interna. «Quando sarà il momento del trasferimento – si è limitato a dire il direttore generale Ausl Luca Baldino sull’argomento - informeremo bene tutti i pazienti presi in cura (che sono circa 5mila)».  

Lo stesso Carlo Fantini, referente dell’associazione diabetici di Piacenza, contesta la scelta. «L’attuale collocazione – aveva detto in Conferenza Socio Sanitaria - della diabetologia rappresenta la situazione ottimale e per gli associati risulta difficile accettare il cambiamento prospettato, che genera nei pazienti diabetici grande preoccupazione, incertezze e perplessità». «Ci sono difficoltà logistiche soprattutto per gli anziani seguiti dal reparto, come l’assenza di parcheggio, la scarsità di mezzi pubblici che servono la zona, la difficoltà a raggiungere la farmacia dell’ospedale». Ma non solo. «C’è anche il rapporto diretto con il pronto soccorso ed altri reparti ospedalieri, quando necessario».

I piacentini coinvolti dalla decisione si fanno sentire. I lettori, pazienti cronici o loro familiari, che hanno a che fare con l’ambulatorio e le strutture di Diabetologia, insorgono. «Ma che bella pensata! Molti diabetici – scrive Carla L. - sono persone molto anziane con problemi di deambulazione. Nella sede attuale è possibile parcheggiare comodamente vicino al reparto. A Piazzale Milano li porteremo in braccio. Prima di prendere una decisione, bisognerebbe valutare le conseguenze e gli eventuali disagi». «Non ho parole – è il parere di Aurora R. -. Fortunatamente mia mamma è seguita a Borgonovo. Sennò ci sarebbe da impazzire».

Decine e decine le valutazioni negative sulla soluzione ideata dall’Ausl. «L'insulina bene o male – riflette Luigi B. - la posso prendere dalla farmacia normale, mentre per un farmaco da diabetologia devo per forza prenderlo dalla farmacia dell'ospedale, visto che nemmeno il mio medico di base può prescrivermelo. Hanno fatto proprio una bella pensata». «Se devi portare un anziano – chiede Emanuela B. - dove parcheggi?». «Probabilmente chi ha avuto questa bella pensata – rincara la dose Annamaria C. - non ha genitori anziani e diabetici da gestire». «La diabetologia non si tocca – è il parere di Katia B. – dobbiamo unirci e fare qualcosa».  «Pessima soluzione», anche per Roberto B. Anche Fidalma R. spera in un dietrofront dell’Ausl: «Come posso andarci?».

Il tema dei parcheggi e dell’accessibilità è segnalato da decine e decine di lettori. «Ingegner Baldino – evidenzia Giorgia A. - dove parcheggiamo? Mia mamma di 80 anni con problemi a camminare me la viene a prendere lei? Almeno all'ospedale ci sono diverse opzioni di parcheggio. A piazzale Milano le opzioni sono pari a zero. Forse pretendono che si vada a parcheggiare sotto il ponte per fare le scale e attraversare la strada?». L’Ausl dovrà chiarire anche cosa intende fare per la distribuzione dei farmaci. «Così per andare in diabetologia – è il commento postato da Graziano R. – poi occorre tornare alla farmacia dell'ospedale, visto che alcuni tipi di insulina si possono ritirare solo lì. Bisogna prendere una giornata di ferie. Tra l'altro la farmacia chiude alle 16 ed il sabato è chiusa».

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