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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

I simboli di Piacenza? Il Duomo, i cavalli del Mochi, la coppa e Giorgio Armani

Il responso di un sondaggio, elaborato dagli studenti di Cattolica, Colombini e San Benedetto, dedicato ai luoghi, beni culturali e persone più rappresentativi di Piacenza e provincia

Quali sono i simboli più conosciuti di Piacenza e provincia? I suoi monumenti, luoghi, eventi e piatti tipici più apprezzati? Sono le domande che un gruppo di studenti si sono posti, interrogando attraverso un sondaggio - che prevedeva per ogni domanda la possibilità di effettuare due scelte - ben 1006 persone residenti in città e provincia, e anche fuori dal nostro territorio. Al progetto, presentato all’Università Cattolica dal prof. Paolo Rizzi, hanno lavorato gli studenti universitari dell’ateneo piacentino Johara Boselli, Fabio Obertelli e Giulia Cortellini (del corso di marketing territoriale), quelli del liceo San Benedetto Isaac Tomat, Federico Marzi e Caterina Lombi, e le studentesse del liceo Colombini Arianna Ferrari, Melissa Guarnieri ed Erika Rossetti (i ragazzi delle Superiori erano coinvolti in un progetto di alternanza scuola-lavoro). «È un omaggio alla città di Piacenza – hanno spiegato i giovani sondaggisti - per valorizzare il suo patrimonio artistico, la sua cultura, le tradizioni e la gastronomia». Il sondaggio può fornire qualche suggerimento alla politica locale, soprattutto se a al Ministero dei Beni Culturali sceglieranno Piacenza quale Capitale della Cultura italiana del 2020. Il campione intervistato dai ragazzi è stato anche diviso tra giovani, adulti e anziani; tra residenti della città, della provincia e fuori provincia; per livello di istruzione.

Qual è il luogo più rappresentativo di Piacenza?

Vince il Duomo con il 34%, poi Palazzo Farnese con il 31%, terzo Palazzo Gotico. Gli anziani si dimostrano maggiormente legati alla Valtrebbia -Bobbio e al Fiume Po.  Poco rappresentative la Galeria Ricci Oddi e il collegio Alberoni, nonostante il loro patrimonio artistico. «Forse – commentano i ragazzi - bisognerebbe promuovere diversamente questi due luoghi». Grazzano Visconti e Castellarquato sono suggestivi per i giovani. Per chi abita in provincia il legame con questi paesi e con la Valtrebbia aumenta.

I beni culturali più rappresentativi di Piacenza?

I più conosciuti sono le statue del Mochi in piazza Cavalli con il 57%, al secondo posto la cupola del Guercino – risultato che i sondaggisti si aspettavano visto il successo dell'evento del 2017 -, poi il fegato etrusco, il Tondo di Botticelli, Ecce Homo e gli Arazzi del collegio Alberoni. Poco conosciuti gli affreschi di Santa Maria di Campagna, ma fra non molti giorni sarà possibile vederli da vicino e il sentimento potrebbe cambiare. Quasi nessuno conosce la Madonna Sistina del Raffaello, dipinta per San Sisto, e ospitata a Dresda. Al crescere del titolo di studio cresce l’interesse e la conoscenza verso i beni culturali. I cavalli del Mochi sono infatti conosciuti da tutti senza distinzioni, Ecce Homo e gli arazzi sono più apprezzati da chi possiede una laurea.

I prodotti più rappresentativi di Piacenza?

La classifica dei prodotti dell’attività lavorativa del nostro territorio vede l’enogastronomia fare man bassa delle prime posizioni. Questo il responso, in ordine: coppa, pisarei, gutturnio, salame, anolini, tortelli con la coda, pomodoro, ortrugo, logistica, pancetta, macchine utensili, raccorderia.

Gli eventi più conosciuti?

I Venerdi piacentini (conosciuti da più dell’80 per cento dai giovani) stravincono nel sondaggio. A seguire il Festival del diritto (che non verrà più organizzato), Festival del cinema di Bobbio, il Gutturnio festival (molto apprezzato dagli anziani), il Piacenza jazz festival, l’Appennino folk festival e Concorto.

I personaggi che potrebbero fare da testimonial a Piacenza?

La classifica vede lo stilista Giorgio Armani (adottato da molti anni da Milano) davanti a tutti (Armani ha raccolto il 50% complessivo e il 64% tra i giovani), poi il compositore Giuseppe Verdi, i fratelli Inzaghi (ex calciatori ora allenatori di successo di Lazio e Venezia), i duchi Farnese, il regista Marco Bellocchio, l’attrice Isabella Ferrari, la cantante Marina Fiordaliso, il cardinale Giulio Alberoni, Annibale e il pittore Parini.

Infine, un quesito attuale. Piacenza, il prossimo 16 febbraio, saprà se è diventata o meno Capitale della cultura italiana 2020. Ma i piacentini sono a conoscenza della candidatura della nostra città? Il 48,4% degli intervistati ha detto “no”, il 51,6% “sì”. Piacenza merita di diventare capitale e ottenere questo prestigioso riconoscimento? In questo caso gli indecisi si fanno sentire con il 38,5%, il “sì” prevale di poco con il 39,5%, e i “no” rappresentano il 22%.

IL SONDAGGIO

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