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Cronaca

I sindaci chiariscono: «No alle passeggiate con i minori sul nostro territorio»

La circolare ministeriale del 31 marzo non è applicata al nostro territorio: «Per non vanificare i sacrifici fatti finora. In vigore nella nostra provincia i provvedimenti regionali più restrittivi»

Si alza con fermezza e all’unisono, la voce di tutti i sindaci del territorio, per richiamare l’attenzione della cittadinanza sul rispetto, fondamentale per la tutela della salute pubblica, delle restrizioni attualmente in vigore nella Provincia di Piacenza per il contenimento dell’epidemia di Covid-19. In particolare, il presidente Patrizia Barbieri e i primi cittadini di tutti i Comuni del territorio precisano che, in virtù delle restrizioni vigenti sul nostro territorio, non può trovare applicazione nella nostra Provincia la circolare ministeriale del 31 marzo che sembra consentire le passeggiate dei genitori accompagnati dai propri bambini: “Riteniamo fondamentale fare chiarezza, perché non possiamo permettere che i sacrifici fatti sinora dalla nostra comunità vengano vanificati da interpretazioni errate, che rischiano di mettere a repentaglio i risultati ottenuti sinora”.

E' notizia di ieri sera, infatti, l'emanazione della Circolare del Ministero dell'Interno, che autorizza le passeggiate genitore-figlio minore nei pressi della propria abitazione, mantenendo fermo il divieto delle attività motorie diverse, come ad esempio il jogging (una specificazione importante, perché le informazioni diffuse riportavano spesso indicazioni sbagliate).

Tuttavia, la Provincia di Piacenza è destinataria di provvedimenti regionali di carattere più restrittivo, in ragione della situazione particolarmente critica che colpisce i nostri territori. In particolare, il decreto del Presidente della Regione n. 48/2020, destinato ai territori di Piacenza e Rimini, richiama e fa salvo il precedente decreto n. 41/2020, che ammette gli spostamenti in bicicletta o a piedi "esclusivamente per le motivazioni ammesse per gli spostamenti delle persone fisiche (lavoro, ragioni di salute o altre necessità come gli acquisti di generi alimentari)". Le restanti attività motorie sono subordinate alla ricorrenza di motivi di salute, e devono essere come tali provate.

In definitiva, nella Provincia di Piacenza non trova effetto la Circolare del Ministero dell'Interno del 31 marzo 2020, con la conseguenza che le uscite per passeggiate genitori-figli minori rimangono non consentite. «Si tratta di un sacrificio che siamo ancora chiamati a fare – ribadiscono all’unisono gli amministratori locali – perché, se è vero che i dati iniziano a dare speranza, non ci autorizzano a lasciarci andare. Non proprio adesso, dove si sta decidendo tutto». In questo i Sindaci piacentini hanno assunto una posizione molto chiara nel manifestare la propria contrarietà alla Circolare del Ministero, che rischia di vanificare gli sforzi fatti, e che mette in seria difficoltà i cittadini che da settimane si stanno attenendo scrupolosamente alle regole date per il bene collettivo.

FOTI: «A PIACENZA NON E’ IL MOMENTO»

«Interdire la possibilità generica di passeggiate genitore-figli». Non ha dubbi Tommaso Foti, Vice-capogruppo Vicario di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, che in una interrogazione al Governo chiede chiarezza rispetto al caos ingenerato dalla circolare di martedì 31 marzo sottoscritta dal Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno, che parrebbe aprire le porte, nonostante i provvedimenti restrittivi in vigore legati alla epidemia di coronavirus, alle passeggiate di un singolo genitore con i propri figli. «Quanto circolato in queste ore ed amplificato dai media – è l’attacco del parlamentare piacentino – potrebbe indurre numerosi cittadini ad assumere comportamenti che rischierebbero di vanificare i grandi sforzi ed i grandi sacrifici sino ad ora sostenuti». Per Foti lo sgomento e la contrarietà, tanto dei Governatori e dei sindaci  dei territori più colpiti dalla epidemia di Covid-19, così come quella degli esponenti del mondo medico-scientifico, è più che giustificata: «Non sempre tutto il mondo è Paese – è il commento sardonico del rappresentante del movimento politico di Giorgia Meloni – non si può equiparare territori, quali quelli delle regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte, che da soli esprimono i due terzi dei contagiati e dei decessi totali, con il resto dell’Italia». Foti si appella quindi al Presidente del Consiglio ed al Ministro dell’interno: «Il Governo ribadisca che la possibilità delle camminate genitore-figli risulta esclusa, quantomeno per la provincia di Piacenza che sta pagando in termini di vite perdute uno tra i prezzi più elevati di tutta Italia, trovando sul nostro territorio applicazione le misure restrittive assunte con decreto dal Presidente della Regione Emilia-Romagna. Alla peggio – conclude il deputato di Fratelli d’Italia – e al di là delle interpretazioni del Ministero dell’Interno, resta in capo ai Sindaci la facoltà di sbarrare la strada a comportamenti rischiosi per la salute pubblica emanando apposite ordinanze».

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