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Cronaca

Ikea: «Il consorzio Cgs osservi rigidamente l'applicazione dei contratti»

Sulla vicenda dei lavoratori del magazzino centrale dell'Ikea, che ha comportato proteste dei lavoratori delle cooperative, scioperi e gli scontri del 2 novembre scorso davanti ai cancelli con le forze dell'ordine, interviene con una nota ufficiale anche la multinazionale Svedese

Sulla vicenda dei lavoratori del magazzino centrale dell'Ikea, che ha comportato proteste dei lavoratori delle cooperative, scioperi e gli scontri del 2 novembre scorso davanti ai cancelli con le forze dell'ordine, interviene con una nota ufficiale anche la multinazionale Svedese.

«I lavoratori che stanno dimostrando da qualche giorno al polo logistico di Piacenza sono associati delle cooperative Cristall di Milano, ed Euroservizi e San Martino di Piacenza, che a loro volta fanno capo al Consorzio CGS. La piattaforma distributiva di IKEA si avvale dei servizi del Consorzio CGS, in gran parte per le operazioni di movimentazione delle merci, retribuendo le prestazioni delle cooperative secondo il tariffario stabilito dalla Direzione Territoriale del Lavoro di Piacenza nell’ottobre del 2011. L’attività di facchinaggio (manovalanza e movimentazione con attrezzature semoventi) ha subito negli ultimi due mesi una decisa riduzione a causa della recente contrazione dei consumi e quindi della diminuzione delle vendite. Questo nuovo quadro dei consumi ha decrementato il carico di lavoro richiesto da IKEA al Consorzio CGS, che a sua volta ha dovuto procedere a una redistribuzione dei carichi all’interno degli associati alle tre cooperative che ne fanno parte. Lo sciopero è stato indetto dal sindacato SI.COBAS a cui aderiscono alcuni soci lavoratori delle tre cooperative che protestano lamentando anomalie di GCS in termini di trattamento e condizioni salariali nei confronti dei propri soci. IKEA non può entrare nel merito di un contenzioso tra la forza lavoro di un fornitore e il fornitore stesso. Tuttavia IKEA chiede al Consorzio CGS, così come a tutti i propri fornitori, la rigida osservanza , il rispetto e l’applicazione dei contratti nazionali del lavoro di riferimento. IKEA da undici anni si è dotata di un proprio codice di condotta che ha stabilito requisiti chiari per tutti i suoi fornitori in merito al rispetto sociale, alle condizioni di lavoro e contrattuali dei lavoratori in tema di salario, orari, benefit, rifiuto del lavoro minorile e del lavoro forzato. IKEA ha verificato nel tempo, anche con le istituzioni, la validità dell’operato del Consorzio CGS e non sono mai risultate irregolarità o discriminazioni, come confermato anche dalle istituzioni pubbliche piacentine, Venerdì 2 novembre le forze di pubblica sicurezza sono intervenute in quanto i dimostranti, affiancati quella mattina da ulteriori forze esterne provenienti da altri impianti e siti, hanno impedito l’accesso al deposito ai mezzi di trasporto e al personale IKEA o a quello delle cooperative, ricorrendo anche ad intimidazioni fisiche e aggressioni. IKEA si augura che la vertenza che vede coinvolte le tre cooperative si risolva al più presto, grazie anche al ruolo di mediazione svolto dalle amministrazioni locali, e in primo luogo Comune e Provincia di Piacenza che hanno già indetto per questa settimana dei tavoli per favorire il confronto tra le parti».

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