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Cronaca Strada Torre della Razza

Ikea, Si Cobas: «Ecco le nostre rivendicazioni. Siamo pronti a una lunga battaglia»

Si prefigura un'altra giornata di tensione ai cancelli del deposito Ikea di strada Torre della Razza. Il Si Cobas avanza un elenco di richieste, ma la San Martino replica: garantiamo già il pieno rispetto dei diritti sindacali

«A protestare davanti ai cancelli del deposito dell’Ikea di Piacenza contro la politica ed i provvedimenti antisindacali della San Martino/Confcooperative non c’era un “numero limitato di soci lavoratori”, come recitava ieri il comunicato della cooperativa, ma la maggioranza di quelli operanti presso l’appalto». Lo afferma, in una nuova nota, il coordinamento provinciale piacentino del sindacato intercategoriale Cobas, al termine della prima giornata di tensioni, quella di martedì 6 maggio, all'esterno del deposito di strada Torre della Razza. Da un lato gli operai che volevano ostruire, per protesta, gli ingressi dopo la sospensione disciplinare di una trentina di immigrati, mentre dall'altro c'è la cooperativa San Martino che invece accusa quei facchini di aver tenuto in passato un comportamento grave che ha paralizzato un intero settore. Durante l'intervento energico di polizia e carabinieri, un manifestante è rimasto ferito ed è stato portato in ospedale in ambulanza.

«La tesi della minoranza facinorosa, esposta dai “signori delle cooperative” - si legge nel nuovo comunicato ufficiale del Si Cobas di Piacenza -  cade miseramente dopo 24 ore. Si rafforza, invece, la nostra convinzione che ci fa ritenere che questa iniziativa repressiva sia deliberata ed orchestrata scientificamente per arrivare ad un licenziamento di massa per far fuori il sindacato Si Cobas. Da qualche mese la San Martino, per mano del suo direttore Alessandro Maffi, che nel frattempo ha assunto anche la carica di Direttore Generale della CONSICOPRA, ha intensificato le azioni disciplinari ai suoi soci più poveri ed ha contrattualizzato a tempo determinato decine di nuovi lavoratori, molti con contratto part-time nonostante lavorino 8 e più ore al giorno, addestrandoli alle varie mansione in previsione di rimpiazzare i potenziali scioperanti».

«Il massiccio intervento delle forze di polizia in tenuta antisommossa - scrive il Si Cobas - e le botte elargite (con un lavoratore portato via in ambulanza) per salvaguardare “il diritto e la libertà di lavorare” di una minoranza, di cui fanno parte anche lavoratori della cooperativa operanti in altri appalti e spostati per sostituire quelli in sciopero, ce lo rafforza. Mercoledì si prosegue, stesso copione, e così sarà nei prossimi giorni, perché siamo pronti ad una lunga battaglia. La notizia intanto ha fatto il giro del paese e la solidarietà ci è giunta da molte città e situazioni che chiedono come poterci sostenere».

E ancora: «Mercoledì l’assemblea operaia prenderà le sue decisioni e lancerà un appello ed una campagna di mobilitazione e lotta per rilanciare ed estendere la solidarietà attiva alla nostra lotta. Una lotta che è parte integrante della battaglia di dignità e giustizia che il movimento degli operai della logistica ha saputo costruire in questi anni e patrimonio di tutto il movimento dei lavoratori stanchi di ricatti e soprusi. Oggi ci hanno chiesto di fare un incontro con personale che non poteva decidere nulla, ci ha chiesto cosa volevamo e per dovere di cronaca lo riportiamo per farlo conoscere a chi legge: il ritiro di tutti i provvedimenti disciplinari; il riconoscimento formale del Si Cobas, delle Rsa – Rappresentanze Sindacali Aziendali -  ed un accordo sindacale sui seguenti punti:

- Applicazione delle tariffe del CCNL del 1 agosto 2013. Le cooperative stanno applicando le tariffe del 26.01.2011. Nelle nostre buste paga compare una voce “anticipo futuri aumenti/AFA” erogato in base al raggiungimento di un indice di produttività. Quei soldi non devono essere legati ad indici di produttività, al pari dei lavoratori IKEA che hanno il nostro stesso CCNL (contratto nazionale). Si deve porre fine al dumping contrattuale nel Deposito Ikea. A titolo esemplificativo la paga base di un 5° livello è attualmente di 1385.91 mensile e di 8,2494 oraria, mentre le cooperative continuano ad applicare 1355.15 mensile e 8,06637 oraria.

- Istituti contrattuali di 13^, 14^ , TFR, FERIE, PERMESSI, ROL/EX-FESTIVITA’   non devono essere calcolati sulla base delle ore lavorate ma sulla base delle 168 ore mensili previste dal Contratto nazionale che specifica che per i mesi in cui il lavoratore lavora frazioni di mese superiori a 15 giorni gli istituti devono essere conferiti al 100%

- La copertura integrale di malattia ed infortunio, senza nessuna deroga a pretestuosi cavilli, al pari dei nostri colleghi assunti da IKEA. Le cooperative non possono parlare di mutualità quando lasciano il socio-lavoratore ammalato od infortunato senza adeguata copertura economica. Questa, per noi, è una questione di civiltà, inderogabile».

La risposta della Cooperativa San Martino però non si è fatta attendere. «La Cooperativa San Martino - si legge in una nota ufficiale - garantisce il pieno rispetto dei diritti sindacali e la libertà sindacale di tutti i propri soci lavoratori applicando pienamente quanto previsto dalle norme vigenti. La Cooperativa San Martino ribadisce la piena applicazione di quanto previsto dal Contratto Nazionale di lavoro e delle norme in materia di lavoro, anzi arrivando ad applicare condizioni di miglior favore rispetto al Contratto quali ad esempio applicazione di tariffa mensa agevolata pari a 3,00 euro a pasto completo, piuttosto che l’attivazione per tutti soci lavoratori di assicurazione integrativa di tipo sanitario oltre a prevedere un accordo di premialità che ha permesso di erogare sino a 200,00 euro in più su base mensile oltre alla normale retribuzione».

Prosegue la nota: «Rimette pertanto in sede istituzionale, già da mercoledì, la certificazione delle proprie affermazioni per porre fine alle pretestuose affermazioni e richieste di cui apprende notizia attraverso gli organi di stampa. Alla Cooperativa San Martino non interessa ridurre i luoghi di lavoro in posti di “lotte” e “violenze” e se qualcuno vuole farlo in un momento così difficile per il tema “Lavoro” se ne assumerà le relative responsabilità».

Protesta ai cancelli Ikea, operaio ferito ©Gatti/ilPiacenza

TAFFERUGLI DAVANTI AI CANCELLI - IL VIDEO

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MANIFESTANTE FERITO IN AMBULANZA TRA GLI APPLAUSI - VIDEO
Schermata 2014-05-06 alle 16.37.18-2

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