«Il cimitero per i musulmani, una necessità per gli oltre 20mila islamici di Piacenza»
A porre la questione interviene la comunità islamica di Piacenza e Provincia: «Il diritto al lutto è un aspetto fondamentale che bisogna garantire alla famiglia ed ai cari del defunto. Ad ogni decesso i famigliari si trovano a doversi preoccupare del luogo dove seppellire il corpo facendo sì che il dolore sia maggiore, soprattutto laddove non ci siano posti idonei e ci si ritrova costretti a dover allontanare il corpo»
«Dopo la tragica scomparsa di Mahmadou Trahre, il giovane musulmano originario del Corno d’Africa morto annegato nel fiume Trebbia domenica 19 luglio, la Comunità Islamica di Piacenza e provincia torna a proporre l’apertura di un dibattito cittadino intorno alla necessità di predisporre uno spazio cimiteriale islamico all’interno dei preesistenti campisanti della città e della provincia di Piacenza». Lo afferma, in una nota inviata alla redazione, la comunità islmica di Piacenza e provincia.
«La cura dei defunti - scrivono i musulmani piacentini - e il loro rimpatrio sono servizi che la Comunità Islamica offre già in parte attraverso spontanee collette solidali. In accordo con la famiglia il corpo viene trasportato al paese d’origine per la sepoltura; ma il rimpatrio delle salme è molto oneroso. A Milano, Bologna e Bergamo e tante altre città l’istanza è stata accolta dalle istituzioni già da molti anni che hanno provveduto a concedere un’area dedicata alla sepoltura dei musulmani».
Prosegue la nota: «Il diritto al lutto è un aspetto fondamentale che bisogna garantire alla famiglia ed ai cari del defunto. Ad ogni decesso i famigliari si trovano a doversi preoccupare del luogo dove seppellire il corpo facendo sì che il dolore sia maggiore, soprattutto laddove non ci siano posti idonei e ci si ritrova costretti a dover allontanare il corpo dai famigliari rimpatriando la salma con spese esorbitanti. Con una crescente presenza di oltre 20mila residenti di fede musulmana, fra città e provincia, sempre più legata al territorio grazie anche alle numerose famiglie e alle nuove generazioni, la Comunità Islamica ritiene ormai necessario avere uno spazio che faccia fronte ai decessi dei musulmani in Città e Provincia, e per risolvere le problematiche di persone come quelle del giovane Mahmadou».
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