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Cronaca Fiorenzuola d'Arda

Il cinese non fa ricevute e la Finanza mette i sigilli

Sigilli ad un ristorante cinese da parte della GdF di Fiorenzuola D'Arda. Gli esercenti avevano “omesso” di rilasciare ricevute fiscali per quattro volte. Tre giorni di chiusura, come prevede la legge per contrastare il fenomeno dell'evasione

Hanno dovuto chiudere per tre giorni, con tanto di sigilli targati Guardia di Finanza, i gestori di un ristorante cinese di Fiorenzuola D'Arda. Le fiamme gialle, infatti, controllando l'esercizio, avevano notato che dal registro contabile mancavano all'appello quattro ricevute fiscali.

In base alla normativa vigente, quindi, i militari hanno disposto la chiusura del ristorante. Ed è la stessa Guardia di Finanza a ricordare che “l’attuale normativa prevede la chiusura dell’esercizio commerciale, anche se svolto in forma ambulante, qualora, a far data dal 29.11.2006, vengano contestate quattro distinte violazioni, compiute in giorni diversi, all’obbligo di emettere la ricevuta o lo scontrino fiscale ovvero al suo rilascio con corrispettivo inferiore a quello effettivamente incassato”.
  All'appello, mancavano quattro ricevute fiscali  

Continua intanto a crescere il dato sull'evasione fiscale nel nostro Paese. Nel 2007, il Corriere della Sera riportava la cifra di 270 miliardi di euro (su dati Agenzia delle Entrate) pari a circa 1/5 del Pil – Prodotto interno lordo. Nel 2008, in Italia si è evaso per 300 miliardi. Le stime del 2009? Per il momento solo dati sul recupero di capitali sommersi: dal 1 gennaio allo scorso 15 settembre, sono stati ricondotti a tassazione 3.9 miliardi di euro precedentemente sottratti al fisco. Lo ha dichiarato il Comando Generale della Guardia di Finanza.

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