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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

«Il clima intorno alla vicenda ha portato a giudizi affrettati»

Sul caso del clamoroso arresto di Stefano Morellato e sulla vicenda delle due gemelline interviene anche l'assessore ai Servizi sociali Giovanna Palladini che, insieme alla questura, aveva portato alla luce la vicenda umana e di disagio della famiglia

Sulla vicenda dell'arresto di Stefano Morellato interviene l'assessore ai servizi Sociali di Piacenza Giovanna Palladini, che qualche giorno fa insieme alla questura aveva portato alla luce la vicenda umana del 38enne calabrese che viveva in auto con la moglie e le due gemelline vicino alla stazione. In quel frangente però nessuno sospettava ancora che si trattasse di un rapinatore.

«La conclusione delle indagini che hanno portato all’arresto di Stefano M. - scrive Giovanna Palladini - mi consentono di poter prendere la parola circa la vicenda delle gemelline accolte, insieme alla mamma, dai servizi sociali del Comune. In questi giorni, infatti, abbiamo ritenuto doveroso mantenere la necessaria riservatezza circa una vicenda che via via andava assumendo contorni oscuri disvelati dall’azione dell’Arma, alla quale va il nostro sincero ringraziamento. Vorrei innanzi tutto rassicurare circa la sorte delle bambine. Sul loro futuro decideranno gli organi competenti alla luce anche delle inchieste in corso. Nel frattempo potranno contare sull’attenzione, l’affetto e l’ambiente sereno che viene loro finalmente garantito. Il loro accudimento e la loro protezione sono e saranno assicurati. Forse adesso l’opinione pubblica sarà messa nelle condizioni di poter comprendere le cautele e le precauzioni messe in atto dal Comune nell’affrontare una situazione così delicata».

«Al di là dei rilievi penali a carico del padre che seguiranno il loro corso - prosegue l'assessore piacentino - mi preme sottolineare come il clima creato intorno alla vicenda abbia portato a giudizi e opinioni affrettate e in alcuni casi lesive della competenza, della professionalità e della sensibilità messe in campo dai servizi sociali del Comune di Piacenza. Vorrei ricordare che, negli stessi giorni in cui ci si è dati da fare per trovare adeguata accoglienza alle bimbe, altri tre piccoli hanno trovato conforto dall’intervento congiunto di forze dell’ordine e servizi sociali. Come è stato peraltro detto alla conferenza stampa tenuta in Questura, che a sua volta ringraziamo, nella quale si è dato conto di una preoccupante “emergenza infanzia” determinata, spesso, dal venir meno di comportamenti consoni alla responsabilità genitoriale. Rassicuro tutti anche sulle condizioni degli altri tre bambini, accolti, accuditi e protetti come i tanti che, purtroppo, sono intercettati in situazione di maltrattamenti, abusi, abbandono. Per ognuno di loro la priorità è, per quanto possibile, un ambiente favorevole alla loro crescita ed allo sviluppo delle stesse opportunità dei loro coetanei più fortunati. Non è un caso che Piacenza sia tra le città con il più alto numero di affidi famigliari. Segno di una comunità disponibile all’accoglienza, unita nell’idea che contribuire al benessere dei più piccoli significa garantire, nel futuro, adulti consapevoli e, a loro volta, genitori responsabili. Anche per questo Piacenza è riconosciuta come città amica dei bambini».

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