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Cronaca

Il Comune decide di ricorrere in Cassazione contro la sentenza sulla Bonifica

Proseguirà anche in Cassazione la controversia tra il Comune di Piacenza e il Consorzio di Bonifica per i contributi. L’ente sarà rappresentato dall’avvocato Franco Spezia

Lo scorso luglio la Corte d'Appello di Bologna ha parzialmente riformato la sentenza n° 604/2014 emessa dal Tribunale di Piacenza nell’agosto 2014 in relazione a contributi di bonifica versati dal Comune di Piacenza al Consorzio di Bonifica Bacini Tidone e Trebbia - ora Consorzio di Bonifica di Piacenza - per gli immobili di sua proprietà. Conseguentemente la Corte di Appello di Bologna ha condannato il Comune di Piacenza a restituire al Consorzio oltre 134mila euro a titolo di contributi di bonifica dovuti per gli anni 1997, 1998 e 1999, mentre ha escluso la contribuzione, pari a circa 28mila euro, riferita ad alcuni immobili comunali rispetto ai quali la Corte di Appello non ha ritenuto provata l’operatività del Consorzio in queste annualità.

La Giunta, su indicazione del vicesindaco Elena Baio, ha espresso la volontà di ricorrere in Cassazione. Dopo qualche riflessione, l’Amministrazione ha deciso di proporre il ricorso. La Giunta ha scelto di far rappresentare la difesa del Comune da un legale del Foro specializzato in materia: l’avvocato Franco Spezia, esperto e specializzato sulla questione, avendo già difeso il Comune di Piacenza contro il Consorzio di Bonifica per la medesima controversia davanti alla Magistratura Amministrativa e davanti al Tar di Parma. L’ente prevede di spendere per la causa 5.836,48 euro per lo svolgimento della prestazione professione, e fino a 500 di rimborso per le spese vive.

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