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Cronaca Argine di Po / Via Nino Bixio

«Il fatto non sussiste»: assolti i cinque imputati per il crollo del ponte sul Po

«Il fatto non sussiste e non ci sono prove sufficienti» con queste motivazioni cinque funzionari dell'Anas sono stati assolti dalle accuse di disastro colposo, crollo, lesioni per il cedimento di una campata del ponte sul Po tra San Rocco e Piacenza, avvenuto il 30 aprile 2009

«Il fatto non sussiste e non ci sono prove sufficienti» con queste motivazioni Claudio De Lorenzo, attuale dirigente del compartimento Anas della Lombardia e altri 4 funzionari dell'ente sono stati assolti dalle accuse di disastro colposo, crollo, lesioni per il cedimento di una campata del ponte dul Po tra San Rocco e Piacenza, avvenuto il 30 aprile 2009. Il pm aveva chiesto due anni e mezzo di reclusione. 

IL COMMENTO DELLA LEGA NORD - “In un paese normale il crollo di un ponte - una tragedia sfiorata che ha causato feriti e conseguenze economiche gravissime - non rimane impunito. Le cause e le responsabilità non possono finire nel dimenticatoio, ma devono essere accertate e perseguite adeguatamente”. Così il deputato leghista Guido Guidesi dopo che il tribunale di Lodi ha assolto (“il fatto non sussiste”) i cinque imputati per il crollo del ponte sul Po, il 30 aprile 2009. “In questo paese crolla un ponte, durante il crollo automobilisti si salvano per miracolo e la giustizia italiana ci dice che nessuno ha colpa”, contesta Guidesi. “Credo sia legittimo che i cittadini sappiano di chi sono le responsabilità, chi ha causato disagi incredibili e danni economici pesantissimi ad aziende e lavoratori”. “Non è mia intenzione giudicare la sentenza, ma chiedo siano accertate responsabilità e cause. In un paese normale fatti di questa gravità non vanno a finire nel nulla”

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