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Cronaca Borgonovo Val Tidone

Il marito di Damia piange e chiede dei figli, convalidato il fermo: rimane in carcere

Abdelkrim Foukahi rimane in carcere. Lo ha deciso il gip di Venezia dopo l'interrogatorio di garanzia avvenuto nella mattina dell'11 maggio. L'uomo, 41 anni marocchino con precedenti per rapina, è accusato di aver ucciso la moglie, la 45enne Damia El Assali

Abdelkrim Foukahi rimane in carcere. Lo ha deciso il gip di Venezia dopo l'interrogatorio di garanzia avvenuto nella mattina dell'11 maggio. L'uomo, 41 anni marocchino con precedenti per rapina, è accusato di omicidio volontario: avrebbe ucciso la moglie, la 45enne Damia El Assali. A trovarla cadavere i carabinieri e i vigili del fuoco l'8 maggio nella loro abitazione di via Pianello a Borgonovo. L'uomo è difeso dall'avvocato Matilde Pasquon (foro di Venezia) e da Roberto Ferroni (foro di Piacenza). Durante l'interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere, avrebbe pianto e chiesto dei figli. Ora la procura di Venezia manderà gli atti a quella di Piacenza, e il pm titolare delle indagini, Emilio Pisante chiederà la conferma della misura cautelare (perché il fermo disposto dal gip veneto varrà per 20 giorni).  

Foukahi era scappato con i due figli piccoli ma in serata era stato bloccato dalla polizia stradale in un autogrill di Calstorta, sull'A4, in provincia di Treviso. Damia, da quanto emerge dall'autopsia, sarebbe stata colpita con diverse coltellate al collo ma solo una sarebbe stata quella fatale, alla gola. La 45enne marocchina sarebbe quindi morta dissanguata in cucina dove poi è stata trovata. Foukahi, disoccupato e con alcuni precedenti  per rapina avrebe rifiutato negli ultimi tempi due lavori. Damia invece, amata e piena di amiche, «era una gran lavoratrice, una brava mamma sempre sorridente e disponibile», hanno detto le decine di persone che saputo cosa le era accaduto, si sono radunate nei pressi dell'abitazione. Damia in Marocco ha una terza figlia 22enne che studia all'università. I due figli di due e 4 anni sono stati affidati alla famiglia della vittima.

LE INDAGINI - Intanto, proseguono le indagini dei carabinieri. I militari hanno ascoltato molte persone, tra familiari e colleghi di lavoro di Damia, e il lavoro principale è quello di ricostruire che cosa sia accaduto. La data della morte è ancora incerta. Le indagini hanno appurato che i bambini erano all’asilo fino a lunedì 6 maggio (il corpo della donna è stato trovato l’8 maggio). Secondo il medico legale, la morte di Damia potrebbe risalire a 24-36 ore dal suo ritrovamento. Quindi, la marocchina potrebbe essere morta anche lo stesso lunedì. Un altro punto fondamentale è quello di far luce su che cosa abbia fatto l’uomo al momento della fuga. Il marito - il principale indiziato dell’omicidio della moglie - non aveva il cellulare da almeno un anno. Eppure è stato catturato grazie alle tracce di un nuovo telefonino che aveva con sé e che è stato seguito dai carabinieri. Grazie alle ricerche diramate in tutto il Nord, è stato trovato e fermato da una pattuglia della Polizia stradale in un’area di servizio a Calstorta, sull'A4, in provincia di Treviso. A una manciata di minuti c’erano i carabinieri di Piacenza che lo stavano inseguendo. Che cosa abbia fatto dalla fuga all’area di servizio resta un mistero.

Donna uccisa a Borgonovo ©Gis/ilPiacenza

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