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Il Po è più sicuro: bracconaggio, furti e assembramenti, c'è una task force

La Regione Emilia-Romagna ha finanziato un innovativo progetto della Polizia Locale della Provincia di Piacenza

Implementare la sicurezza lungo il Po da più punti di vista, incluso quello del contrasto dell’epidemia da Covid-19. E’ questo l’obiettivo del progetto “Un Po più sicuri”, per il quale la Polizia Locale della Provincia di Piacenza ha ottenuto un contributo di circa 16mila euro partecipando con successo ad un bando varato dall’Assessorato alla Sicurezza della Regione Emilia-Romagna. Ammonta invece a 6mila euro di risorse proprie la cifra destinata dalla Provincia di Piacenza al piano, che ha caratteristiche particolarmente innovative: “Al consueto presidio del tratto piacentino del Grande Fiume - spiega il Comando della Polizia Locale della Provincia di Piacenza - abbiamo pensato di unire una particolare attenzione alle sopraggiunte esigenze legate alla pandemia. Il Po ha segnato il confine tra Piacenza e la zona rossa, e continua a segnarlo tra Emilia e Lombardia: uno degli obiettivi del progetto è georefenziare e raccogliere su un supporto informatico tutti i punti di attracco raggiungibili dalla viabilità ordinaria, che sono noti a chi fa pesca regolarmente ma lo sono - purtroppo - anche ai malintenzionati”. Il progetto, avviato nel mese di agosto, punta ad esempio a definire come si arrivi ad ogni punto d’interesse nelle diverse stagioni e a dettagliare se esso sia raggiungibile a piedi, con un’auto normale o un fuoristrada o se sia invece accessibile soltanto via acqua. “Tutto questo – prosegue il Comando - non soltanto nell’ottica di prevenire o reprimere i reati più frequenti (dal bracconaggio ittico al furto di motori dei natanti) che abbiamo fortemente ridotto negli ultimi anni, ma anche per prevenire assembramenti – diurni e notturni – e rischi di contagio. Per avvicinare le persone lungo le sponde del Po utilizzeremo termoscanner e dispositivi di protezione individuale”.

E’ la terza volta negli ultimi anni che la Polizia Locale della Provincia di Piacenza ottiene un contributo regionale per un proprio progetto: quelli finanziati in precedenza, nel 2017 e nel 2019, erano finalizzati alla prevenzione e alla repressione del bracconaggio ittico (legato soprattutto al recupero al di fuori di ogni regola di specie alloctone come siluri e carpe) e dei furti di motori ai natanti. Entrambi avevano portato a brillanti risultati attraverso un’implementazione dell’attività di vigilanza, che nel 2019 era stata ulteriormente rafforzata anche nelle ore serali e notturne. Significativa la scelta di destinare parte delle risorse economiche disponibili, quale parziale rimborso spese, alle associazioni di vigilanza ittica volontaria Arci, AK, Aeop, CFI, Enal e Fipsas: si tratta di circa 100 operatori ai quali la Polizia Locale della Provincia di Piacenza rilascia (rinnovandolo ogni due anni) il decreto che consente di esercitare legittimamente attività di vigilanza e di emettere sanzioni: “Nel corso del 2019 – ricorda il Comando – hanno supportato il lavoro dei 15 agenti della Polizia Locale della Provincia di Piacenza svolgendo più di 500 servizi di vigilanza e quasi 3mila ore di volontariato”.

POLIZIA LOCALE della PROVINCIA 2 po controllo fiume-3La Polizia Locale della Provincia di Piacenza ha chiesto e ottenuto l’adesione al progetto anche da parte delle Polizie Locali del Comune di Piacenza e dell’Unione della Bassa Val d’Arda e Fiume Po: grazie a questa sinergia la Polizia Locale della Provincia di Piacenza, in caso di necessità, potrà usufruire del supporto da parte delle loro centrali operative e del drone che è a disposizione degli agenti di Monticelli, nonché di alcuni natanti. Nel progetto rientra anche la distribuzione, a tutti coloro che intendono offrire il loro contributo, di un questionario (disponibile al link www.provincia.pc.it/questionario.php) il cui obiettivo è capire quanto sia conosciuta e riconosciuta l’attività della Polizia Locale della Provincia di Piacenza nell’ambito del presidio del territorio rurale e rivierasco anche ai fini della sicurezza, e in che modo sia possibile migliorare i servizi: “Stiamo valutando – anticipa il Comando – anche l’ipotesi di essere presenti ad alcune iniziative del territorio per illustrare chi siamo e cosa facciamo e per comprendere ancora meglio le esigenze dei cittadini”. “Una fruizione più sicura del Po - osserva il presidente della Provincia di Piacenza, Patrizia Barbieri - apre un ulteriore varco alla valorizzazione dell’area del fiume e, con essa, all’attrattività dell’intero territorio in un momento particolarmente complesso. Va poi sottolineato il fatto che la Polizia Locale della Provincia di Piacenza ottiene per la terza volta in pochissimi anni un contributo regionale per una propria iniziativa: è la conferma di una qualità di progettazione elevata e riconosciuta”.

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