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Cronaca

Il taser anche ai carabinieri di Piacenza «per garantire al meglio la sicurezza dei cittadini»

Le pistole elettriche in dotazione alle pattuglie in servizio di controllo del territorio: formati i militari del nucleo Radiomobile

Prosegue il percorso di ammodernamento degli strumenti e delle procedure operative dell’Arma dei Carabinieri volte a fornire agli operatori sul campo la possibilità di graduare l’utilizzo della forza durante i servizi di Pronto intervento. Da alcuni giorni i carabinieri del Comando Provinciale di Piacenza hanno in dotazione, nel corso dei servizi di controllo del territorio, le pistole elettriche, i cosiddetti Taser: dispositivi di dissuasione forniti alle Forze dell’Ordine per lo svolgimento del proprio lavoro, che consentiranno ai militari di intervenire in situazioni d’emergenza con un’arma non letale.

Il Taser funziona tramite il rilascio di una scarica elettrica di intensità regolare per una durata di cinque secondi. Gli apparecchi saranno accompagnati da una moderna strumentazione tecnologica che consente di registrare l’utilizzo dell’arma. Si tratta di un meccanismo molto simile alle scatole nere presenti sugli aerei che, assieme alle body cam, permetterà di ricostruire l’accaduto con precise prove documentali. Il dispositivo integra gli strumenti già in dotazione alla Forze dell’Ordine, «che ora potranno tutelare più efficacemente la sicurezza dei cittadini e la propria incolumità» - si legge in una nota dell'Arma. L’uso della pistola elettrica comporta uno specifico addestramento da parte dei militari di carattere sia tecnico e sia normativo. Nella fattispecie è stato formato il personale del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Piacenza che ha frequentato uno specifico percorso di formazione tecnico-giuridica, teorica e pratica.

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