Caso Moretti: sequestrati beni all'amministratrice della Privata Assistenza
Nell'ambito dell'inchiesta che ha coinvolto Ilva Paola Moretti, indagata per reati fiscali e truffa aggravata, gli inquirenti hanno sequestrato 386mila euro in beni. Nei giorni scorsi richiesto il fallimento della società
I carabinieri e la guardia di finanza hanno sequestrato beni e immobili per un valore di 386mila euro ad Ilva Paola Moretti, della società Privata Assistenza s. n. c. L'inchiesta nascerebbe da un "costola" dell'indagine che ha coinvolto l'ex direttore dell'Ufficio del Lavoro Alfonso Filosa.
Il maxi sequestro di un appartamento, titoli, fondi di garanzia, mobili, abiti, pellicce è preventivo e corrisponde alla somma corrispondente all'accertata evasione dell'Iva per gli anni 2007 e 2008 emersa nel corso delle indagini sull'amministratrice.
La procedura è quanto prescrive la legge Finanziaria del 2008 che verrà sottoposta al vaglio del giudice per le indagini preliminari Gianandrea Bussi. Per la decisione sulla convalida dei sequestri è stabilito un termine di dieci giorni.
Intanto, la Moretti, indagata per reati fiscali e truffa aggravata sia in riferimento a presunte evasioni all'erario, sia in relazione al lavoro nero di decine di dipendenti ha chiesto il fallimento della sua stessa azienda. Secondo il legale della piacentina la richiesta non è stata avanzata da creditori dell'azienda, ma dalla stessa amministratrice a causa dell'esposizione debitoria a cui l'impresa della Moretti non ha più potuto far fronte.
La decisione si potrebbe leggere anche come un atto di collaborazione con l'autorità giudiziaria mettendo a disposizione dei giudici tutti i documenti dell'azienda in crisi. Nei giorni scorsi l'avvocato Salvatore Caltabiano ha presentato la richiesta, ora toccherà al giudice nominato esaminare gli atti e decidere la nomina di un curatore.
