In piscina in piena notte: arrestati tre ladri
Uno si era introdotto all'interno, rubando una cassetta con 500 euro. Gli altri due, più grandi, gli facevano da palo all'esterno. È successo stanotte alle 3, alla piscina della Farnesiana. Ad inchiodare la banda, madre figlio e convivente, una telefonata fra i loro cellulari
La conferenza stampa congiunta di Polizia e Carabinieri
Uno ha cercato addirittura di nascondersi all’interno di un cesto per la biancheria sporca, mentre altri due che facevano da palo all’esterno hanno tentato di andarsene in auto come se nulla fosse, ma gli agenti sono stati più rapidi e li hanno fermati. Uno aveva con sé il bottino (circa 500 euro prelevati dalla cassa del bar) mentre gli altri due avevano un coltello e diversi arnesi da scasso.
A finire in manette sono stati un uruguaiano di 27 anni, una connazionale di 46 e un 50enne di Stradella. Tutti e tre ampiamente pregiudicati, ieri mattina sono stati processati per direttissima davanti al giudice Giuseppe Bersani e al pubblico ministero Antonio Rubino: erano difesi dall’avvocato Saltarelli del Foro di Piacenza che ha ottenuto dal giudice i termini a difesa.
I tre sono stati inchiodati da una telefonata partita dai loro cellulari |
Il processo è stato rinviato a mercoledì prossimo e nel frattempo per i tre è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
L’allarme di intrusione dentro alla piscina della Farnesiana è arrivato alla centrale dell’Ivri poco prima delle 3. Sul posto sono subito arrivate le guardie dell’istituto di vigilanza e le volanti del 113. All’interno del bar hanno trovato il 27enne che, alla vista degli agenti, ha provato a scappare, nascondendosi tra i cesti della biancheria sporca negli spogliatoi. Subito raggiunto, è stato ammanettato e portato in questura.
Nel frattempo si era portata sul posto anche una pattuglia del Radiomobile: i carabinieri, nel parcheggio sul retro, hanno notato una Fiat Punto che, a fari spenti, se ne stava andando. L’auto è stata immediatamente bloccata e a bordo sono stati trovati l’italiano e l’uruguaiana, i quali hanno detto di trovarsi lì per caso.
Nella tasca del 27enne però era stato trovato anche un cellulare con un numero di telefono che era stato chiamato da pochi minuti. Gli agenti hanno quindi composto di nuovo quel numero ed è così che è squillato il cellulare dell’uomo di Stradella appena sorpreso nel parcheggio.
Una prova innegabile che i due sulla Punto stavano facendo da palo al complice. Nel baule, oltre a un coltello a serramanico, sono stati trovati anche numerosi attrezzi da scasso. Per tutti quanti sono quindi scattate le manette per furto aggravato in concorso.