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Cronaca

In via Campagna una lapide commemorativa sulla casa natia del pittore Pallastrelli

Il vice sindaco, il professore Francesco Timpano e il presidente della Banca di Piacenza Luciano Gobbi, hanno scoperto domenica mattina una lapide commemorativa sulla facciata della casa natale del pittore Uberto Pallastrelli (1904-1991), a ricordo del piacentino illustre il cui lascito artistico è compendiato nella bella e importante mostra in corso a Palazzo Galli- Banca di Piacenza

Il vice sindaco Francesco Timpano e il presidente della Banca di Piacenza ingegnere Luciano Gobbi, hanno scoperto domenica mattina una lapide commemorativa sulla facciata della casa natale del pittore Uberto Pallastrelli (1904-1991), a ricordo del piacentino illustre il cui lascito artistico è compendiato nella bella e importante mostra in corso a Palazzo Galli – Banca di Piacenza. La casa è in via Campagna 16 ed è la stessa dove era nato il pittore Gaspare Landi (1756- 1830): “A lieta memoria che in questo palazzo sede natale dell’insigne pittore e grande ritrattista Gaspare Landi, il 13 marzo1904 ebbe i natali il conte Uberto Pallastrelli di Celleri, esimio esponente dell’arte ritrattistica piacentina, morto a santa Margherita Ligure l’11 aprile 1991. Il Comune e la Banca di Piacenza posero nell’anno 2015”.

targa 2-2Tra i presenti alla partecipata cerimonia l’avvocato Corrado Sforza Fogliani, Presidente d’Onore Banca di Piacenza con consorte, i dott. Michele e Pierluigi Guidotti (proprietari dell’edificio su cui è stata scoperta la targa), il dottore Pietro Coppelli Vicedirettore Generale Banca di Piacenza, il prof. Mauro Gandolfini, il dott. Giorgio Fiori, i curatori della Mostra, dott. Laura Riccò e architetto Carlo Ponzini.

ECHI NAZIONALI

Dopo il Corriere della Sera e il Magazine Sette, il quotidiano “Il Giornale” ha dedicato alla mostra un’intera pagina a firma di Vittorio Sgarbi nella quale, il critico d’arte scrive “Famiglie, dinastie, donne bellissima da rotocalco, nei suoi quadri malinconici c’è la vetrina di un’epoca. Pallastrelli è l’ultimo ritrattista di un mondo perduto, di cui Venezia diede simbolica testimonianza con il ballo “Besteguì” di Palazzo Labia. Pallastrelli dipinge gli Agnelli, ripetutamente Giovanni, I Cameli, i Malvicini Fontana, i Colonna, i Ruspoli, I Visconti di Modrone, i Buitoni, i Marzotto, i Crespi, i Garrone, i Brichetto. Inattingibile Madina Visconti Arrivabene con il figlio Barnabò. Indimenticabili Maria Teresa Crespi Morbio con Fabrizio, la contessa Zanardi Landi con il figlio Marco, Luciana Visconti di Modrone con i figli Gian Galeazzo e Violante: sono ...”.

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