Fiorenzuola: treno merci investe e uccide un giovane 22enne rumeno
Un convoglio che viaggiava in direzione Milano ha investito il giovane alle porte della stazione di Fiorenzuola. La linea Milano-Parma è rimasta bloccata, con pesanti ritardi su tutti i convogli della rete. Il macchinista ha visto il 22enne sui binari: inutili sono stati i continui segnali acustici lanciati dal treno
Davide Furia
11 marzo 2010 18:28
Un ragazzo romeno di 22 anni è stato travolto e ucciso da un treno in stazione a Fiorenzuola. Il fatto è accaduto verso le 16 e 30, e sul posto sono ancora presenti gli agenti della Polfer di Piacenza e i carabinieri della compagnia di Fiorenzuola. Da una prima ricostruzione pare proprio che si sia trattato di un gesto estremo da parte dello straniero, che era in Italia senza fissa dimora. Notevoli i disagi e le ripercussioni su tutta la tratta ferroviaria tra Milano e Bologna, con lunghi ritardi che si stanno abbattendo sui convogli carichi, a quest'ora, di pendolari in rientro.
L'esatta dinamica dell'accaduto la stanno ancora vagliando gli agenti Polfer intervenuti per i rilievi da Piacenza. Fondamentale per la ricostruzione dell'accaduto è stata la testimonianza del macchinista del treno merci numero 55630 che stava viaggiando da Bologna verso Milano.
Il conducente del convoglio ha affermato di aver notato il giovane che camminava lungo i binari, alle porte della stazione del capoluogo della Valdarda. Il macchinista a questo punto gli ha suonato ripetutamente il segnale acustico, e inizialmente il ragazzo si sarebbe spostato. Salvo poi rimettersi subito sui binari, questa volta allargando le braccia, come in segno di rassegnazione, poco prima dell'impatto che, ovviamente, non gli ha lasciato scampo.
Il convoglio è riuscito a bloccarsi dopo diverse decine di metri praticamente in stazione, e gli addetti delle ferrovie hanno subito lanciato l'allarme. Sul posto i sanitari del 118 sono arrivati rapidamente, ma il corpo del suicida era stato praticamente ridotto in brandelli, e quindi ogni intervento sanitario sarebbe stato inutile a priori.
L'esatta dinamica dell'accaduto la stanno ancora vagliando gli agenti Polfer intervenuti per i rilievi da Piacenza. Fondamentale per la ricostruzione dell'accaduto è stata la testimonianza del macchinista del treno merci numero 55630 che stava viaggiando da Bologna verso Milano.
Il conducente del convoglio ha affermato di aver notato il giovane che camminava lungo i binari, alle porte della stazione del capoluogo della Valdarda. Il macchinista a questo punto gli ha suonato ripetutamente il segnale acustico, e inizialmente il ragazzo si sarebbe spostato. Salvo poi rimettersi subito sui binari, questa volta allargando le braccia, come in segno di rassegnazione, poco prima dell'impatto che, ovviamente, non gli ha lasciato scampo.
Il convoglio è riuscito a bloccarsi dopo diverse decine di metri praticamente in stazione, e gli addetti delle ferrovie hanno subito lanciato l'allarme. Sul posto i sanitari del 118 sono arrivati rapidamente, ma il corpo del suicida era stato praticamente ridotto in brandelli, e quindi ogni intervento sanitario sarebbe stato inutile a priori.
Davide Furia
11 marzo 2010 18:28
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