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Cronaca Castel San Giovanni

Impegnata da medico nei vaccini anti Covid, è morta il giorno del suo compleanno con l'uomo che amava

Tragedia sul lago Maggiore a Stresa, l'ultimo sms di Roberta Pistolato alla sorella: «Stiamo salendo in funivia». Il cordoglio dell'Ordine dei medici e dei colleghi della Continuità assistenziale

La tragica morte sul lago Maggiore di Roberta Pistolato e del marito Angelo Vito Gasparro ha destato un immenso dolore tra gli amici e i parenti, oltre che tra i piacentini, non solo per le drammatiche circostanze della loro scomparsa, ma anche perché la coppia di Castello si trovava su quella maledetta funivia a Stresa proprio per festeggiare una giornata speciale, il 40esimo compleanno di Roberta, trascorrendola insieme su uno dei più suggestivi laghi italiani.

Il medico piacentino, la dottoressa Pistolato, purtroppo è invece morta proprio nel giorno del suo compleanno: ha perso la vita per una fatale e inimmaginabile tragedia insieme all'uomo che amava e che aveva sposato qualche anno fa, entrambi uniti fino alla fine, anche nell'imponderabile.

Chi l'ha conosciuta a Piacenza, nell'ambiente ospedaliero, inizialmente stenta a credere che lei e suo marito potessero essere veramente a bordo di quella funivia che è caduta nel vuoto per un cavo spezzato, uccidendo 14 persone. 

Fresca di studi in medicina, la 40enne originaria di Bari lavorava come guardia medica, quel prezioso servizio chiamato "continuità assistenziale" tanto importante nella sanità moderna del nostro Paese e della nostra città. Dopo l'arrivo del Covid però aveva voluto essere anche lei in prima linea come tanti, tantissimi suoi colleghi, grazie anche a quell'entusiasmo per la professione che anima le giovani generazioni di medici: di recente anche lei si era impegnata nelle vaccinazioni, sia negli hub sul territorio, sia a domicilio delle persone impossibilitate a muoversi di casa. La pandemia, il coronavirus, purtroppo li conosceva molto bene visto che l'anno scorso aveva perso una delle sue due sorelle a causa del virus. L'altra sorella rimasta è invece quella che domenica ha vissuto ore di angoscia, insieme a tutta la famiglia, dopo quell'ultimo sms ricevuto da Roberta intorno alle 11: «Stiamo salendo in funivia».

IL RICORDO - «Una professionista apprezzata per le sue qualità e per la gentilezza e disponibilità nei confronti di colleghi e pazienti» scrive in una nota l'Ordine dei medici di Piacenza: la 40enne infatti aveva prestato giuramento proprio a Piacenza, a palazzo Gotico, il 13 settembre dell'anno scorso.

«Una nostra collega dolce e gentile, preparata e disponibile, che aveva ancora tutta la vita davanti. A volte fatichiamo a comprendere come si possa dedicare la vita agli altri e poi morire per un tragico scherzo del destino» scrivono i colleghi della Continuità Assistenziale di Piacenza.

«Era una professionista disponibile e cordiale – evidenzia Anna Maria Andena, direttore del dipartimento di Cure primarie – che ha sempre dimostrato spirito di servizio nello svolgimento del proprio lavoro».

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