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Cronaca

In due mesi 16 vittime, 4 in sette giorni. La tragica estate delle strade piacentine

È un bollettino drammatico quello di giugno, luglio e inizio agosto nella nostra provincia, aggravato dagli incidenti degli ultimi giorni avvenuti a Castelvetro, Monticelli e Carpaneto, in cui hanno perso la vita 4 persone

In due mesi 16 vittime, quattro solo in sette giorni. È un bollettino pesantissimo quello di giugno, luglio e dei primi giorni d'agosto sulle strade di Piacenza e provincia, aggravato dai recenti incidenti avvenuti a Castelvetro, Monticelli e Carpaneto, in cui sono morte quattro persone, tre uomini e una donna. 

Un’estate nera per le strade piacentine, iniziata il 3 giugno con il tragico scontro lungo la bretella che collega l'A21 all'A1 a Fiorenzuola, costato la vita a cinque lavoratori del bresciano: Simone Abeni, Maurizio Signoroni, Bruno Bacchi, Az Eddine Er Rahhali e Hassan Seddiki. 

Sempre l’autostrada è teatro degli incidenti mortali - entrambi avvenuti in A1 all’altezza di Cadeo - del 22 giugno (due le vittime, rispettivamente alla guida dell’autotreno e della cisterna coinvolti nell’impatto) e del 23 giugno, quando a distanza di un solo giorno un altro tamponamento tra mezzi pesanti non ha lasciato scampo a uno dei conducenti. Il 5 luglio ancora uno scontro tra tir in A21, vicino al casello di Piacenza Ovest, e ancora un morto, di 67 anni. Nel mezzo, due lutti in provincia: il 14 giugno Giovanni Rossi, 60 anni, perde la vita sulla Cementirossi, tra il Bagnolo e Niviano; il 19 giugno sulla strada provinciale di Fiorenzuola muore Dorin Cimpoc, 47 anni, da tempo residente nel capoluogo della Valdarda. Giovedì 8 luglio, a Sarmato, vano l'intervento dei soccorsi per Giuseppe Farina, 86 anni.

Nel tardo pomeriggio del 26 luglio, a San Giuliano di Castelvetro, Piacenza piange un’altra vittima, Enzo Frassi, musicista di 54 anni. A distanza di cinque giorni, alle porte di Monticelli d’Ongina, perde la vita Salvatore Corda, 44enne residente a Roncarolo di Caorso. Dopo 24 ore i mezzi di soccorso sono nuovamente chiamati ad intervenire sul rettilineo di Zena di Carpaneto, ma purtroppo per i due giovani a bordo della vespa, Daniele Zanrei e Sonia Tosi, non c’è stato nulla da fare.

Un elenco drammatico, che non lascia sperare nell'inversione di rotta di un fenomeno che anche nell'anno della pandemia e dei lockdown non ha conosciuto battute d'arresto. Nel 2020 - come evidenziato nel report annuale sugli incidenti stradali in Emilia-Romagna - sulle strade del nostro territorio sono morte 28 persone, sei in più rispetto all'anno precedente, unica provincia in regione a non aver visto diminuire i numeri delle vittime.

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