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Cronaca

Caso Levante, spuntano nuovi indagati

Alcuni carabinieri potrebbero essere ascoltati come testimoni in procura. L’inchiesta non si ferma e vuole appurare chi fosse a conoscenza di ciò che accadeva dentro e fuori la stazione Levante. Emergono alcune difformità tra le dichiarazioni di chi denuncia soprusi e quanto rivelato alla stampa

Spuntano nuovi indagati - tra i quali uno o più carabinieri - nella maxi inchiesta Odysséus, mentre prossimamente potrebbero essere ascoltati in procura, come testimoni, il penultimo comandante provinciale dell’Arma, il colonnello Michele Piras, oltre al maggiore di Cremona, Rocco Papaleo, che per primo aveva segnalato come qualcosa non andasse alla stazione Levante, facendo così scattare l'inchiesta. Intanto, l’indagine prosegue e gli inquirenti continuano a sentire numerose persone, fra cui anche alcuni degli arrestati. Il riserbo è stretto e la procura continua il lavoro ventre a terra, sia per quanto riguarda lo sviluppo di quanto acquisito finora sia per quanto riguarda la verifica delle dichiarazioni delle numerose persone - alcune sono già state sentite e non sembra che i loro racconti coincidano del tutto con quanto rilasciato alla stampa - che hanno detto di essere stata minacciate, ricattate o picchiate nella caserma di via Caccialupo.

Dopo gli interrogatori di garanzia, e la decisione del giudice per le indagini preliminari, Luca Milani, di lasciare in carcere 5 carabinieri e un sesto agli arresti domiciliari, si continua a scavare per scoprire chi potesse sapere qualcosa dei metodi brutali, ma anche dello spaccio di droga, che vengono contestati ad alcuni militari. Elementi utili potrebbero essere arrivati dal lungo interrogatorio del maggiore Stefano Bezzeccheri, il quale ha risposto alle domande del giudice per quattro ore, pur essendo indagato solo per abuso di ufficio, lasciando trapelare una collaborazione con la procura. Un interrogatorio che avrebbe chiarito situazioni e ruoli dell’Arma piacentina. Altri elementi utili ai sostituti Antonio Colonna e Matteo Centini sono arrivati poi dagli interrogatori degli arrestati, primo fra tutti quello dell’appuntato Giuseppe Montella, considerato al vertice della piramide criminale insieme con Daniele Giardino e Tiziano Gherardi.

Ma lo sviluppo di Odysséus, vuole far emergere quale fosse il grado di conoscenza di quanto avvenisse in quella stazione dell’Arma. E soprattutto chi sapesse. Per Bezzeccheri e l’ex comandante della stazione Levante, il maresciallo Marco Orlando, il giudice Milani ha scritto che «numerosi sono i riscontri dell’ipotesi accusatoria, secondo la quale i due militari di grado superiore erano conoscenza delle irregolarità compiute dai carabinieri loro sottoposti e consapevolmente non erano mai intervenuti per reprimerle». Centini e Colonna, coordinati dal procuratore capo Grazia Pradella, dovranno appurare proprio questo: se ci sono altre persone che hanno lavorato o ruotato intorno alla Levante informate di ciò che accadeva dentro e fuori quella stazione. In attesa, infine, dell’incidente probatorio chiesto dai difensori dell’appuntato Angelo Esposito, resta intanto ancora chiusa la caserma Levante. I militari della stazione si sono trasferiti da pochi giorni negli uffici del vicino comando carabinieri forestali.

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