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Cronaca

Maxi indagine anti corruzione, Susino e Ridella non rispondono al gip

I due imprenditori sono stati portati in tribunale dalla polizia penitenziaria, si trovano infatti alle Novate. Il 15 febbraio sarà la volta di Massimo Castelli e Mauro Guarnieri, rispettivamente sindaci di Cerignale e Corte Brugnatella

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Nunzio Susino e Maurizio Ridella, i due imprenditori arrestati insieme ad alcuni sindaci, geometri e dirigenti comunali nei giorni scorsi dai carabinieri. Sono comparsi davanti al gip Sonia Caravelli con i loro avvocati (Susino con Paolo Fiori e Ridella con Giovanni Miozzari e Francesco Centonze) per l'interrogatorio di garanzia al quale ha partecipato anche il pm Matteo Centini. I due sono stati portati in tribunale dalla polizia penitenziaria, si trovano infatti alle Novate dal giorno dell'arresto. Il 15 febbraio sarà la volta di Massimo Castelli e Mauro Guarnieri, rispettivamente sindaci di Cerignale e Corte Brugnatella e in carcere anch'essi. Nel frattempo le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo, coordinati dai sostituti procuratori Matteo Centini ed Emilio Pisante proseguono senza sosta. nel mirino infatti sono finiti più di cinquanta appalti pubblici. Nelle perquisizioni sono stati infatti sequestrati decine di faldoni riguardanti cantieri, opere etc. A Susino, rappresentante legale della società  “Cooperativa edile e forestale Altavaltrebbia soc coop” con sede a Cortebrugnatella, sono contestati 21 capi di imputazione su 33 totali. E' accusato di associazione per delinquere, turbata libertà degli incanti, concussione, truffa, corruzione, frode nelle pubbliche forniture, falso ideologico. Maurizio Ridella, amministratore di Edilgiemme invece ne ha 8 ed è accusato di associazione per delinquere, frode nelle pubbliche forniture, concussione, turbata libertà degli incanti. 

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