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Cronaca

Italia "zona rossa" nei prefestivi e nei festivi

Si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute. Possiamo ricevere fino a 2 persone non conviventi dalle 5 alle 22. Giorni rossi e giorni arancioni, le regole per gli spostamenti, le deroghe e i nuovi limiti: le novità e tutte le restrizioni previste dal nuovo decreto

"Tra i nostri esperti c'è forte preoccupazione che nel periodo natalizio la curva dei contagi possa subire un'impennata". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte presentando il decreto di Natale e Capodanno approvato dal Consiglio dei Ministri.

Dal 21 dicembre al 6 gennaio sarà limitata la mobilità tra le regione e, come spiega il premier Conte, è stata disposta la zona rossa per tutto il territorio nazionale per i giorni festivi e pre-festivi.

"Disposta una zona rossa nazionale dal 24 dicembre al 6 gennaio nei giorni festivi e pre-festivi: il 24, 25, 26, 27, 31 dicembre, 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio. Si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute. Possiamo ricevere fino a 2 persone non conviventi dalle 5 alle 22. L'idea di consentire lo spostamento di due persone alla volta è stata presa "per consentire quel minimo di socialità che si addice a questo periodo. Fino alle 22 sono possibili le funzioni religiose. Per venire incontro a comuni fino a 5000 abitanti fino a 30 km ma non nei capoluoghi di provincia. Rimangono chiusi bar e ristoranti tranne che per asporto e consegne a domicilio. I negozi saranno aperti fino alle 21​".

Un allentamento delle misure è invece prevista per il 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio quando l'Italia sarà zona arancione e potranno riaprire i negozi, ma non bar e ristoranti. Non occorrerà l'autocertificazione per spostarsi all'interno del proprio Comune, ma sarà limitata la mobilità intra-comunale. 

"L'intero territorio nazionale sarà zona arancione nei giorni feriali, cioè il 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio".

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"Un sistema liberal democratico non manda la politiza in casa a controllare cosa stanno facendo nelle abitazioni a meno che non ci sia una flagranza di reato. Non entriamo nelle case. Il divieto, quando avrete la bontà di leggere il decreto, è stato concepito come limite alla circolazione - ha chiarito il premier Giuseppe Conte - Siamo in zona rossa, interveniamo con un inasprimento, si esce con l'autocertificazione in tutti questi giorni di festività. Allora per compensare introduciamo un piccolo contemperamento: chi circola per strada dichiarerà dove va, se va in un'abitazione si potrà verificare dopo".

Le misure del decreto Natale

L'Italia sarà rossa per tutti i festivi e prefestivi fino alla Befana, con i negozi, i bar e i ristoranti chiusi e il divieto di uscire da casa propria se non per motivi di lavoro e salute. Dopo giorni di discussioni, il governo vara la nuova stretta per evitare che i pranzi e le cene delle feste facciano da detonatore per una terza ondata a gennaio e febbraio. Le misure sono contenute in un decreto legge di 3 soli articoli che il Consiglio dei Ministri ha approvato dopo una lungo confronto all'interno del governo e con le Regioni. Stanziati 645 milioni per i ristori da destinare a bar e ristoranti costretti a chiudere fino al 7 gennaio.

"Abbiamo stanziato 645 milioni a favore dei ristoranti e bar che dal 24 dicembre al 6 gennaio saranno costretti alla chiusura - spiega Conte - Riceveranno il 100% di quanto già ricevuto su base decreto rilancio"

Dalla vigilia di Natale l'Italia sarà dunque in zona rossa. E ci resterà fino al 27 e poi nuovamente dal 31 dicembre al 3 gennaio e dal 5 al 6 gennaio. Il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio il paese sarà invece tutto in zona arancione: ci si potrà spostare liberamente all'interno dei comuni e i negozi saranno aperti. 

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