L'avvocato Schiaffonati rimesso in libertà dopo il colloquio col gip. Per lui l'interdizione di 6 mesi dalla professione
Revocata la misura cautelare degli arresti domiciliari per il professionista 58enne indagato per peculato, turbativa d'asta e falso. La difesa: «Ha risposto ampiamente alle domande e ha negato gli addebiti fornendo chiarimenti sulla vicenda»
Sono stati revocati gli arresti domiciliari per l'avvocato piacentino Corrado Schiaffonati, 58 anni, che nei giorni scorsi era stato colpito da una misura cautelare firmata dal gip del tribunale di Piacenza con le accuse di peculato, turbativa d'asta e falso, sulla base di alcune spese e prelievi per 235mila euro che avrebbe effettuato tra il 2016 e il 2018 da conti correnti di aziende di cui era stato nominato amministratore giudiziario.
Dopo l'interrogatorio di garanzia che si è svolto davanti al pm di indagine Matteo Centini e al gip Fiammetta Modica, gli avvocati difensori Franco Livera e Angelo Vola hanno chiesto la revoca degli arresti domiciliari e la remissione in libertà: «L'avvocato Schiaffonati - dice la difesa - ha ampiamente risposto alle domande del gip, negando gli addebiti in generale, e fornendo diversi chiarimenti su tutta la vicenda».
Da quanto si apprende, il parere favorevole del pm Centini alla revoca della misura cautelare è derivato dalle dimissioni che lo stesso Schiaffonati ha presentato rispetto a tutti i suoi incarichi di curatore fallimentare al tribunale di Piacenza, facendo così venire meno l'esigenza cautelare legata alla reiterazione del reato. Il giudice ha tuttavia disposto per l'avvocato Schiaffonati l'interdizione alla professione per una durata di sei mesi.