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Cronaca

L'ex ministro Kyenge assolta dall'accusa di diffamazione, disse sul palco «La Lega è razzista»

Terminato in tribunale a Piacenza il processo scaturito dalla querela di Matteo Salvini per le dichiarazioni esposte dalla eurodeputata sul palco di un Festival dell'Unità nel 2014. Assolto anche il direttore di ParmaToday che aveva pubblicato un comunicato stampa con l'intervista

Cécile Kyenge è stata assolta dal tribunale di Piacenza dall'accusa di diffamazione "perché il fatto non costituisce reato". La sentenza del giudice Sonia Caravelli è arrivata nel tardo pomeriggio di venerdì 19 febbraio al termine del processo in cui la eurodeputata ed ex ministro per l’Integrazione del Governo Letta era finita sul banco degli imputati per alcune dichiarazioni rese nel 2014 sul palco del Festival dell'Unità di Fontevivo, in provincia di Parma. 

Durante un'intervista sul palco, in un contesto pubblico, la Kyenge affermò «la Lega è razzista». Il riferimento era alla polemica per una sua foto pubblicata su Facebook (per la quale venne querelato il politico parmigiano Fabio Rainieri, si è ancora in attesa dell'appello) in cui compariva in un fotomontaggio paragonata a un orango: «All'ultima udienza - aveva detto precisamente all'epoca la Kyenge - sono andata al processo con il mio avvocato pagato da me, mentre Rainieri si è presentato con il legale del suo partito. Questo significa che la Lega è razzista, perché se paghi un avvocato per una causa di questo tipo, vuol dire che condividi le sue idee».
Insieme a Kyenge è stato assolto, con la stessa formula, anche il direttore del quotidiano ParmaToday (la cui direzione è a Piacenza) che aveva pubblicato un comunicato stampa del Partito democratico che riportava l'intervista della parlamentare.

L’indagine, durata tre anni, è stata coordinata dal sostituto procuratore Antonio Colonna, il quale aveva chiesto - e ottenuto, sia per Kyenge sia per la testata giornalistica - l’archiviazione. Ma la Lega, rappresentata dall'avvocato Claudia Eccher (Foro di Trento) fece opposizione e il gip rinviò gli atti alla procura per proseguire nel processo. 

In aula il pm Colonna, al termine di una lunga e articolata requisitoria in cui ha rigettato i punti chiave dell'imputazione del Gip, ha chiesto l'assoluzione della Kyenge e del direttore di ParmaToday. Richiesta alla quale si sono associati i rispettivi difensori, l'avvocato Andrea Ronchi (Foro di Bologna) e l'avvocato Stefano Ricci dello studio Cannizzaro (Foro di Milano).

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