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Cronaca

Come la fenice, l'Obi risorge dalle ceneri: «Un'efficienza straordinaria»

Il 25 settembre scorso un terribile incendio lo devastò completamente. Dopo 9 mesi, come previsto, il punto vendita Obi accanto al centro commerciale Gotico riapre i battenti. L'ad Magnaghi: «Ricostruito l'immobile a tempo di record». 10 milioni di euro la spesa. Da domani porte aperte al pubblico. 6.340 mq di superficie, di cui 700 mq di serra. La novità della vendita delle piastrelle

dscf4942Prima è stato l’inferno. «Ci eravamo ritrovati, quella sera, a guardare uno spettacolo che se ancora ci penso rabbrividisco», ricorda l’ad Antonio Magnaghi. Le fiamme, la paura, la cenere. Tutto raso al suolo; tutto da rifare. Un attimo per capire, per raccogliere le forze. Poi la rinascita. «Ci siamo messi in pista la mattina dopo, per ridare una casa a chi ci lavorava. Ce l’abbiamo fatta, con un’efficienza straordinaria». L’Obi riapre le porte. Dopo il tremendo incendio del 25 settembre 2008, domani i clienti potranno far ritorno nel punto vendita di bricolage e fai-da-te. Oggi c’è stata l’inaugurazione ufficiale, alla presenza delle autorità. Ecco il volto di un risveglio straordinario. Vi mostriamo e vi diciamo il perché.

LA NOVITA': LA VENDITA DELLE PIASTRELLE - Il nuovo-vecchio Obi occupa fedelmente l’area della precedente struttura. 6.340 mq l’estensione, con una serra di 700 mq. «L’entrata è rimasta simile al negozio precedente - spiega l’amministratore delegato di Obi Magnaghi -, mentre abbiamo implementato alcune aree sviluppandole ulteriormente: per esempio l’arredo bagno e l’edilizia. Abbiamo investito nel mondo delle piastrelle, con un’ampia scelta, proprio per distinguerci dalla concorrenza». «Tutto questo - prosegue - è stato reso possibile anche dall’aiuto delle istituzioni piacentine».  

NESSUNO E' RIMASTO A CASA - L’organico del punto vendita è di 50 lavoratori. Durante i mesi di chiusura qualcuno ha cambiato lavoro, qualcuno è stato spostato nel centro Obi di Fidenza, ma la maggior parte è rimasta. Un lungo periodo in cassa integrazione, risoltosi nel migliore dei modi. «I vertici sono stati di parola - dicono Michele Vaghini (Cisl) e Vincenzo Guerriero (Uil) -, nessuno è stato lasciato a casa, e i lavoratori sono tornati al proprio impiego. Il nostro grazie va a i dirigenti dell’Obi, che non hanno perso tempo e risolto in fretta e bene la situazione».

10 MILIONI DI EURO PER LA RICOSTRUZIONE - L’investimento per la ricostruzione si è assestato sopra i 10 milioni di euro. Solo 5 milioni è stato il costo degli impianti. L’Obi, a Piacenza, è presente dal 1995 - prima il negozio era sulla Caorsana -, e in tutt’Europa ha 535 punti vendita. Nel mondo, il gruppo tedesco conta 38mila dipendenti per 3,5 milioni di mq di superficie di vendita complessiva. I settori trattati sono giardinaggio, bricolage, casa ed edilizia.

SI RIPARTE: «FAR TORNARE A "CASA" I CLENTI» - Ora le sfide di sempre ricominciano. «Molti nostri clienti, in questo periodo, hanno provato altre strade - sorride Magnaghi -. Sta a noi, ora, dopo che noi stessi abbiamo ritrovato la nostra casa, fare tornare anche loro a casa». «Da domani - sottolinea Michele Luglio, direttore del punto vendita piacentino - serviremo la clientela come mai è stata servita». E l’impegno della ricostruzione del nuovo edificio «è stato fatto anche per scongiurare quello che è successo». Alla cerimonia hanno partecipato anche Andrea Paparo, assessore provinciale al Lavoro, Katia Tarasconi, assessore comunale all’Innovazioni oltre a Edoardo Cappellano, del Comando provinciale dei carabinieri. Il centro è stato benedetto da don Silvio Pasquali, parroco di San Lazzaro.

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Uno scorcio delle casse

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La nuova area vendita delle piastrelle

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La nuova serra di Obi ampliata

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L'amministratore delegato di Obi Italia Antonio Magnaghi (giacca scura e occhiali) nella visita con i giornalisti

la-nemesi-di-obi Un cartello pubblicitario "nemesi"...


Un altro scorcio del punto vendita

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