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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

L'omaggio della Banca di Piacenza all’ex questore Germanà

Un'artistica creazione orafa con cesellate le immagini della nostra Cattedrale e dell'Angil dal Dom per l'ex questore

Medaglia d’Oro al merito civile con la motivazione: “Per l’appassionata abnegazione al servizio dello Stato nel corso di tutta la carriera e soprattutto nel pieno dello stragismo mafioso. Nonostante il gravissimo attentato subito ad opera di pericolosi appartenenti a “Cosa Nostra” e la situazione di rischio personale continuata, incurante del pericolo, la sua incessante attività di contrasto alla criminalità, ricoprendo ruoli fondamentali in delicate operazioni di polizia giudiziaria. Splendido esempio di elette virtù civiche e altissimo senso del dovere profuso in favore della collettività. Territorio Nazionale 1980 -2015”.

Questa la motivazione, richiamata da Robert Gionelli a Palazzo Galli-Banca di Piacenza dove, su iniziativa del Presidente del Comitato Esecutivo avv. Corrado Sforza Fogliani, si è svolta una cerimonia di congratulazioni a Calogero Germanà, ex Questore di Piacenza, gratificato della Medaglia d’Oro al merito civile con Decreto del Presidente della Repubblica Mattarella, controfirmato dal ministro degli Interni Alfano; un importante riconoscimento che ha coronato una lunga carriera, ricca di meriti e successi  professionali.

Una platea da grandi occasioni, composta dai vertici delle Forze dell'Ordine e da tanti piacentini, ha accompagnato la consegna al dottor Germanà, compiuta dal Prefetto Anna Palombi, dell’omaggio della Banca di Piacenza: un’artistica creazione orafa sulla quale sono cesellate le immagini della nostra Cattedrale e dell’Angil dal Dom. "Questo premio – ha ringraziato Germanà, mi riempie di orgoglio”.

La cerimonia a Palazzo Galli è stata introdotta dal dottor Alberto Lembo, già Presidente della Commissione di studio sulle onorificenze della Repubblica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha illustrato il tema e le procedure riguardanti le decorazioni nello Stato italiano e il loro significato. La medaglia al merito civile coniata dalla zecca – ha spiegato il dottor Lembo, è conferita con Decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'Interno; l'attestato di pubblica benemerenza è concesso dal Ministro dell'Interno. In particolare la medaglia al merito civile, a differenza delle altre ha sul retro un cartiglio con il nome dell’insignito.

L’origine degli Ordini cavallereschi sembra possa collocarsi nel secolo VIII durante le battaglie della Cristianità contro gli Arabi; in tempi meno remoti, fu lo Statuto Albertino a stabilire che il Re fosse il titolare degli ordini cavallereschi. Con il passaggio istituzionale monarchia-repubblica e il conseguente decadimento dello Statuto Albertino, pullularono numerosi pseudo Ordini che, insieme a presunti discendenti di sovrani, iniziarono a distribuire titoli nobiliari e cavallereschi senza alcun valore. Per arginare questo fenomeno e disciplinare il conferimento degli onori nazionali o concessi da un ordinamento diverso da quello italiano, è stata istituita la legge 3 marzo 1951, n. 178, che ha messo ordine al settore che oltre a istituire l’Ordine al merito della  Repubblica Italiana, regola l’uso o il divieto di onorificenze e distinzioni cavalleresche estranee al sistema premiale italiano e ufficializza la legittimità degli Ordini cavallereschi Pontifici e degli ordini nazionali di Stati esteri. Per un approfondimento sul tema, l’oratore ha consigliato la lettura del libro “Le insegne cavalleresche autorizzate dalla Repubblica” di Alessandro Scandola, edito da Vertigo.

CALOGERO GERMANÀ è entrato nella polizia nel 1979: nell'84 diventa dirigente del commissariato di Mazara del Vallo, ruolo che riveste fino al 1987. Nominato capo della squadra mobile di Trapani lavora a fianco del magistrato Paolo Borsellino, impegnato nella lotta a Cosa nostra. Il 14 settembre del 1992 è vittima di un terribile attentato, i cui autori, armati di kalashnikov, vennero in seguito identificati per Giuseppe Graviano, Leoluca Bagarella e Matteo Messina Denaro. “Rino” Germanà, allora quarantenne, grazie alla propria prontezza di spirito, benché ferito lievemente alla testa, rispose al fuoco degli assalitori, neutralizzandoli, riuscendo miracolosamente a salvarsi la vita e fu poi promosso Primo Dirigente per merito straordinario. Tempo prima del fallito attentato, Germanà aveva interrogato Messina Denaro. Dopo l’agguato del 1992 è protagonista di diverse operazioni di polizia giudiziaria fra cui quella della "Uno bianca", il sequestro Soffiantini, e, nel 1994, una  in collaborazione con l’FBI, conclusasi con la cattura in Italia e negli USA di oltre 100 mafiosi, responsabili di traffico internazionale di stupefacenti. Negli anni successivi ha lavorato nelle questure di Enna, Agrigento e Trapani, oltre che alla direzione nazionale antimafia.  Nel 2011 è arrivato a Piacenza, con l’incarico di questore, ruolo che ha ricoperto per quattro anni, fino al 2015.

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