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Cronaca

La banda "Ponchielli" in concerto per il centenario della Grande Guerra

Nella serata di sabato 31 ottobre alle 21, nell'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano si terrà l'esibizione del corpo bandistico "A. Ponchielli" di Piacenza, diretto dal Maestro Ivano Fortunati, nel "Concerto di memorie e storia - ricordi in note musicali"

Nella serata di sabato 31 ottobre alle 21, nell'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano (via Sant’Eufemia, 12) si terrà l'esibizione del corpo bandistico "A. Ponchielli" di Piacenza, diretto dal Maestro Ivano Fortunati, nel "Concerto di memorie e storia - ricordi in note musicali". Il concerto, organizzato dalla "Dante Alighieri" piacentina in ricordo del centenario della Prima Guerra Mondiale, ha il patrocinio del Comune di Piacenza, e la collaborazione della Fondazione. Con questa serata ad opera della banda musicale "Ponchielli", la "Dante" intende onorare anche musicalmente il centenario nel segno della memoria di quanti caddero per l'Italia. Il concerto è ad ingresso libero.

Nell'ambito del suo nutrito cartellone di appuntamenti culturali proposto alla cittadinanza, il comitato piacentino della Dante ha ospitato nei giorni scorsi alla sala conferenze della Galleria Ricci Oddi Carmelo Sciascia, scrittore-giornalista, che ha compiuto un  profondo excursus linguistico-letterario sulla "Letteratura siciliana del secondo Novecento" con efficace messa a fuoco di caratteri e differenze fra i molteplici autori siciliani.

La Sicilia è stata una grande esponente della cultura italiana fin dal 1200 con la "Scuola Siciliana", antesignana di un tentativo di avvio di volgare italico, poi efficacemente ripreso e dettato all'Italia da Dante Alighieri. Nel secolo XX (ma già dalla fine dell'800 con Verga, Capuano, De Roberto) è stata fonte di insigni letterati siciliani, fra cui il Premio Nobel Luigi Pirandello. E pure nel nostro secondo Novecento grossi nomi siciliani hanno fortemente "impressionato" letteratura e poesia, da Vittorini a Quasimodo (altro premio nobel), da Tomasi di Lampedusa ("Il Gattopardo"), a Leonardo Sciascia e ad Andrea Camilleri (dal grande pubblico conosciuto, in particolare per le "gesta" del commissario Montalbano) e a vari altri. Compito dello scrittore, è stato fatto rilevare, è l'evidenziare le miserie dell'uomo, e le realtà, incutendo tuttavia nell'uomo la capacità di distinguere i valori e farsene portatore. E la stesso linguaggio finisce per essere espressione della caratterizzazione della società di cui si è testimoni. Un linguaggio degradato fotografa una società degradata.

"Concerto di memorie e storia - ricordi in note musicali"-2

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