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Cronaca

La Casa rifugio per le donne vittime di violenze si allarga da 5 a 17 posti

Centro antiviolenza e Casa rifugio, crescono i servizi sul territorio: un protocollo firmato in Fondazione per promuovere interventi contro la violenza sulle donne permette di triplicare i posti. Nel 2014 sono state seguite duecento donne

Crescono i servizi sul territorio contro la violenza sulle donne.  Nei locali della Fondazione di Piacenza e Vigevano si è firmato oggi il Protocollo d’intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza di genere. Un documento che impegna a vario titolo i sei firmatari - Comune di Piacenza, Comune di Castel San Giovanni, Comune di Fiorenzuola d’Arda, Ausl di Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano e Asp Città di Piacenza – a implementare e potenziare gli interventi di ascolto e accoglienza a favore di donne vittime di violenza di genere sul territorio provinciale. Il Protocollo promuove infatti azioni coordinate, nonché la formazione permanente degli operatori impegnati a vario titolo e con varie professionalità sul tema. Il protocollo è la cornice istituzionale necessaria alla realizzazione degli interventi, finanziati con fondi stanziati dalla Regione Emilia Romagna. I  Distretti Socio-Sanitari  della  provincia  di  Piacenza  hanno elaborato insieme  le  ipotesi progettuali di utilizzo delle risorse regionali e hanno indicato nel Comune di Piacenza il soggetto capofila nonché il referente per la realizzazione degli interventi.

Due i progetti, con valenza provinciale:

- Centro antiviolenza con attività di ascolto, accoglienza, orientamento, assistenza psicologica e legale;

- Casa rifugio ovvero una struttura residenziale con supporto stabile di personale che provvede alla gestione della casa.

Si tratta di servizi già esistenti, che ora saranno potenziati e ampliati. L’attività del Centro Antiviolenza precedentemente era svolta, a titolo volontaristico, dall'associazione La Città delle donne - Telefono Rosa Piacenza. Il Centro è raggiungibile telefonicamente al numero 0523 334833, con attivo un servizio di segreteria telefonica 24 ore su 24. La Casa Rifugio, oggi presente con 5 posti, arriverà ad offrire 17 posti letto, a copertura delle tre fasi di accoglienza residenziale necessarie alla definizione di progetti mirati di aiuto alle donne vittime di violenza che devono allontanarsi dal luogo di residenza: emergenza, indirizzo segreto, accoglienza finalizzata all'autonomia. Il progetto prevede anche l'attivazione di un Servizio di reperibilità sociale che, nelle fasce orarie di chiusura dei servizi, garantisca l'attivazione di interventi d’emergenza. La Casa rifugio è in fase di avvio e prevede un contratto di gestione tra ASP e l’associazione La Città delle donne - Telefono Rosa Piacenza.

La Fondazione di Piacenza e Vigevano, in linea con la propria volontà di sostenere il settore del “welfare” locale, ha reso disponibile a favore di Asp Città di Piacenza un porzione di immobile di sua proprietà da destinare a servizi di accoglienza della Casa rifugio. La Fondazione, inoltre, garantisce un contributo economico destinato a coprire i costi delle utenze e parte delle spese di vitto e di esigenze personali delle ospiti. Il Comune di Piacenza, in qualità di soggetto capofila, si impegna a definire e monitorare, attraverso proprio personale, i documenti amministrativi necessari all’avvio e alla realizzazione degli interventi; convocare e coordinare gruppi tecnici di monitoraggio dei progetti; collaborare alla definizione dei criteri di accesso e del regolamento di funzionamento della Casa rifugio; predisporre e gestire progetti sociali individualizzati, comprensivi di eventuali interventi economici, a favore delle donne accolte nel Centro antiviolenza e residenti nel Comune di Piacenza.

L’Azienda Usl collaborerà per definire le modalità di integrazione tra il "Centro Antiviolenza", la Casa Rifugio e il percorso aziendale dedicato alle donne che hanno  subito violenza, che vede coinvolti il Pronto soccorso, i consultori familiari, la Psicologia di base, l'Ostetricia e Ginecologia. Asp Città di Piacenza garantirà l’apertura e il funzionamento della Casa Rifugio, attraverso la convenzione con Telefono Rosa Piacenza che preveda la presa in carico complessiva del servizio di ospitalità per tutti i moduli previsti dall’articolazione del servizio. I Comuni di Castelsangiovanni e Fiorenzuola si impegnano a collaborare alla definizione dei criteri di accesso e del regolamento di funzionamento della Casa rifugio e a predisporre progetti sociali individualizzati, comprensivi di eventuali interventi economici, a favore delle donne accolte nel Centro antiviolenza e residenti nel proprio Distretto. Nello specifico del protocollo, i Comuni di Piacenza, Fiorenzuola e Castel San Giovanni in quanto titolari del progetto, faranno parte dei gruppi tecnici previsti per la gestione e il monitoraggio delle attività.

L’operazione si è resa necessaria alla luce dei numeri emersi nel corso del 2014. Il Telefono Rosa ha infatti ricevuto tra le 200 e le 250 chiamate. Le donne che si sono rivolte o che sono state segnalate da terzi sono state seguite dal punto di vista burocratico – nelle denunce agli aggressori – e psicologico. “Si tratta – commentano gli operatori – di una realtà importante quella piacentina: duecento donne sono state seguite fuori dalla struttura antiviolenza: il numero è elevato, speriamo di non riempire tutti i 17 i posti ma abbiamo una ventina di casi significativi sul territorio”.  Appena arriva una chiamata al Telefono Rosa, in una settimana il centro riesce a dare una risposta di accoglienza e supporto alla donna.

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