rotate-mobile
Cronaca Vigolzone

La chiesa di Grazzano Visconti chiede di non diventare un fantasma

Il Corriere Sociale, la sezione di Corriere della Sera dedicata ai temi del volontariato del Terzo Settore e delle ong, pubblica oggi un articolo di Tiziana Pisati nel quale segnala "l'agonia della chiesa parrocchiale"

Il Corriere Sociale, la sezione di Corriere della Sera dedicata ai temi del volontariato del Terzo Settore e delle ong, pubblica oggi un articolo di Tiziana Pisati nel quale segnala lo stato di preoccupante “l’agonia della chiesa parrocchiale”

Ignorata dai codazzi turistici – si legge nell’articolo - che preferiscono infilarsi nelle viuzze e nelle botteghe artigiane del borgo, colpita dal calo dei matrimoni che un tempo ne avevano fatto una cornice richiestissima, con un pugno di fedeli alle messe, è in condizioni assai gravi: strutture (tra cui il campanile) sofferenti, tetto che perde in più punti, intonaci e affreschi intaccati da un’altissima umidità. “I muri sono addirittura bagnati, l’umidità entra perfino nei libri. Ad ogni celebrazione devo asciugare e ripulire la copertina del messale” dice il parroco don Piero Maggi che con il consiglio parrocchiale ha avviato una campagna – anche fuori dai confini di Grazzano che, dopo una continua emorragia, conta appena 180 abitanti – per ottenere aiuti. Quello assicurato dalla diocesi infatti non basterà. La chiesa, di cui nel 1997 il Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali ha decretato l’interesse storico-artistico, contiene opere pregevoli come due affreschi di fattura giottesca collocabili tra il 1200 ed il 1300, e altre di particolare suggestione. Una su tutte la Grotta di Lourdes, voluta nel 1917 dalla moglie di Giuseppe Visconti dopo un pellegrinaggio con i due figli malati nella località dell’apparizione, e la statua della Madonna Addolorata donata, durante la prima guerra mondiale, dalle madri e dalle mogli dei soldati al fronte.

Nelle stradine inghiaiate, specie in questa stagione si susseguono eventi in costume, manifestazioni, giochi per i bambini. E dai pullman e dalle auto scendono centinaia di visitatori. Per fortuna che, pur in flessione, il turismo tiene, ma fa ugualmente un certo senso – ed è quasi doloroso – vedere, tra tanta animazione ed allegria, la chiesa che, sola e malata (per ironia della sorte dedicata a due santi, Cosma e Damiano, che furono medici a Costantinopoli nel 303), sembra guardare estranea.

Don Piero, consiglio parrocchiale e diocesi si battono perché non diventi un fantasma come quello di Aloisia che la leggenda lega al castello. Sposa infelice di un capitano di milizia, che dopo averla tradita la fece murare viva nei bastioni, da allora gira dispettosa nel borgo, ma conquistare la sua benevolenza è semplice: basta lasciare in dono una collanina alla statua a lei dedicata in una stradina del luogo. Piccoli doni, come quelli che basterebbero alla chiesetta per tornare a nuova vita.

PIACENZA – Un paese nato ai primi del Novecento dalla fantasia e dall’ingegno del suo inventore, Giuseppe Visconti di Modrone, che attorno al suo imponente castello, del 1395, fece costruire un dedalo di casette in stile medievale. Finto quindi. A Grazzano Visconti di vero oltre alla magia del posto, in cui tra l’altro nacque il regista Luchino figlio di Giuseppe, da qualche anno c’è l’agonia della chiesa parrocchiale che come età è molto vicina al maniero. Ignorata dai codazzi turistici che preferiscono infilarsi nelle viuzze e nelle botteghe artigiane del borgo, colpita dal calo dei matrimoni che un tempo ne avevano fatto una cornice richiestissima, con un pugno di fedeli alle messe, è in condizioni assai gravi: strutture (tra cui il campanile) sofferenti, tetto che perde in più punti, intonaci e affreschi intaccati da un’altissima umidità.

STRUTTURE SOFFERENTI E UMIDITÀ CHE INTACCA I MURI - «I muri sono addirittura bagnati, l’umidità entra perfino nei libri. Ad ogni celebrazione devo asciugare e ripulire la copertina del messale» dice il parroco don Piero Maggi che con il consiglio parrocchiale ha avviato una campagna – anche fuori dai confini di Grazzano che, dopo una continua emorragia, conta appena 180 abitanti – per ottenere aiuti. Quello assicurato dalla diocesi infatti non basterà. «In provincia le chiese bisognose di lavori sono tante e i fondi disponibili non bastano per tutte» affermano. La chiesa, di cui nel 1997 il Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali ha decretato l’interesse storico-artistico, contiene opere pregevoli come due affreschi di fattura giottesca collocabili tra il 1200 ed il 1300, e altre di particolare suggestione. Una su tutte la Grotta di Lourdes, voluta nel 1917 dalla moglie di Giuseppe Visconti dopo un pellegrinaggio con i due figli malati nella località dell’apparizione, e la statua della Madonna Addolorata donata, durante la prima guerra mondiale, dalle madri e dalle mogli dei soldati al fronte.

PERCHÉ NON DIVENTI UN FANTASMA COME ALOISIA - Nelle stradine inghiaiate, specie in questa stagione si susseguono eventi in costume, manifestazioni, giochi per i bambini. E  dai pullman e dalle auto scendono centinaia di visitatori. Per fortuna che, pur in flessione, il turismo tiene, ma fa ugualmente un certo senso – ed è quasi doloroso – vedere, tra tanta animazione ed allegria, la chiesa che, sola e malata (per ironia della sorte dedicata a due santi, Cosma e Damiano, che furono medici a Costantinopoli nel 303), sembra guardare estranea. Don Piero, consiglio parrocchiale e diocesi si battono perché non diventi un fantasma come quello  di Aloisia che la leggenda lega al castello. Sposa infelice di un capitano di milizia, che dopo averla tradita la fece murare viva nei bastioni, da allora gira dispettosa nel borgo, ma conquistare la sua benevolenza è semplice: basta lasciare in dono una collanina alla statua a lei dedicata in una stradina del luogo. Piccoli doni, come quelli che basterebbero alla chiesetta per tornare a nuova vita.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La chiesa di Grazzano Visconti chiede di non diventare un fantasma

IlPiacenza è in caricamento