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Venerdì, 29 Marzo 2024
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La prefettura di Piacenza rischia di chiudere per essere accorpata a Parma

Il taglio di 23 prefetture è contenuto in uno schema di decreto che riorganizza il ministero dell'Interno e che è stato inviato ai sindacati. Le prefetture diventeranno così - come previsto nel provvedimento - 80 rispetto alle attuali 103

«In un momento di massima emergenza in materia di gestione dell'immigrazione e della sicurezza, il Governo pensa di chiudere 23 Prefetture. Un arretramento inaccettabile dello Stato dal territorio, che rischia di lasciare nel caos cittadini e lavoratori». Così intervengono i sindacati Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa, che attaccano un provvedimento "sbagliato e intempestivo" che depenna 23 sedi di uffici del prefetto.
Il taglio di 23 prefetture è contenuto in uno schema di decreto che riorganizza il ministero dell'Interno e che è stato inviato ai sindacati. Le prefetture diventeranno così - come previsto nel provvedimento - 80 rispetto alle attuali 103.

Lo schema di decreto del presidente della Repubblica messo a punto da ministero dell'Interno prevede la soppressione delle seguenti prefetture entro il 31 dicembre 2016, con conseguenti accorpamenti: Teramo (accorpata a L'Aquila), Vibo Valentia (accorpata a Catanzaro), Benevento Piacenza (Parma), Pordenone (Udine), Rieti (Viterbo), Savona (Imperia), Sondrio (Bergamo), Lecco (Como), Cremona (Mantova), Lodi (Pavia), Fermo (Ascoli Piceno), Isernia (Campobasso), Asti (Alessandria), Verbano-Cusio-Ossola (Novara), Biella (Vercelli), Oristano (Nuoro), Enna (Caltanissetta), Massa-Carrara (Lucca), Prato (Pistoia), Rovigo (Padova), Belluno.

Nella nota congiunta proseguono i sindacati: «A dispetto degli annunci, nei fatti questo governo adotta misure di vero e proprio ridimensionamento dei presidi di legalità e sicurezza sul territorio. Disinteressandosi completamente dei lavoratori delle Prefetture, dei quali nello schema di Dpr non si parla minimamente, ma soprattutto dei cittadini e delle comunità locali, che saranno lasciati più soli. Risponderemo con forza. La riorganizzazione dei servizi sul territorio non si fa smantellando lo Stato e lasciando nell'incertezza il personale che serve a garantire coesione sociale, integrazione e convivenza civile. Per questo martedì 22 settembre faremo assemblee in contemporanea in tutte e 23 le Prefetture a rischio chiusura, invitando parlamentari e politici locali e sensibilizzando organi di informazione, opinione pubblica e cittadini».

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