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Cronaca

La.Re.Te. (laboratorio di r-esistenza teatrale) 2015-16

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

La.Re.Te. ( laboratorio di r-esistenza teatrale ) 2015-16

Malati immaginari nel gran teatrino del mondo

ovvero

la cura dell'attore

Direzione artistica: Pino L'Abbadessa

Chiunque voglia avvicinarsi al teatro, ma anche chi lo ha già praticato, potrà partecipare alle attività de La.Re.Te. che avranno inizio a Piacenza, nell'ottobre 2015, a cura del Cantiere Simone Weil di Piacenza. Le attività sono aperte a tutti coloro, allievi, attori, artisti, sognatori, amatoriali, curiosi, professionisti e giovani dai 18 ai 99 anni, interessati ad un percorso di ricerca.

Si accede tramite colloquio preliminare e sono previsti tre livelli di ingresso:

· Base

· Intermedio

· Avanzato

Si può prenotare il colloquio preliminare entro il 18 ottobre 2015 al cell: 347 5412223, oppure con una mail a: fattivivo@vodafone.it

Il teatro è uno dei giochi più interessanti di tutti i tempi.

Fare teatro attraverso un approccio ludico vuol dire scoprire ed approfondire desideri e sogni, ma anche debolezze e conflitti interiori, tutti elementi riconducibili alla storia di ciascuno di noi.

Chi pratica il teatro è un po’ come un bambino che crescendo impara a connettere la realtà soggettiva con il mondo che lo circonda e con cui deve fare i conti.

In un continuo e proficuo scambio tra realtà e immaginario, durante il fare teatrale ci incontriamo con comportamenti, maschere, strategie e malattie del quotidiano.

" Malati immaginari nel gran teatrino del mondo " è il titolo de La.Re.Te. (laboratorio di r-esistenza teatrale), edizione 2015-16.

Il teatro è malato o siamo noi ammalati di teatro?

Quando ci si ammala di teatro si fa fatica a guarire;  è una malattia particolarmente contagiosa, con effetti collaterali che durano nel tempo! Chi si ammala entra in contatto con un virus i cui tempi di incubazione sono indefiniti!

Va detto però che ammalarsi di teatro vuol dire anche ammalarsi di meraviglia, di stupore, di ingenuità, ovvero la malattia assume valenze positive, e la cura è direttamente proporzionale alla voglia di giocare con i propri istinti.

Il teatro è la nostra malattia, ma è anche la nostra cura; siamo malati di teatro e ci curiamo con il teatro. In più il teatro esorcizza la morte, ed è efficace rimedio alla paura di vivere e alle conseguenti malattie reali e immaginate che ci portiamo dentro.

L'edizione 2015- 2016 de La.Re.Te., al suo terzo anno di attività formativa,  si preannuncia come scuola di sperimentazione dove si affronteranno due grandi nomi della storia del teatro: Molière e Artaud

Il primo, Molière, autore, uomo di palcoscenico, capocomico, che ha fatto della malattia sociale l'elemento centrale del suo teatro, tramandando ai nostri tempi una galleria di personaggi straordinari e determinanti per la formazione dell'attore contemporaneo.

Il secondo, Artaud, attore, regista, drammaturgo che ha riletto vizi e mali dell'uomo e del teatro  con una dura e rivoluzionaria critica alla società corrotta e malata, facendo di tale critica un'importante teoria nonché metodo teatrale.

Artaud e Molière saranno le guide spirituali de La.Re.Te., nell'intento di creare ancora una volta una progettazione significativa che ci permetta di resistere alle mattanze dei nostri tempi.

Le tecniche che si affronteranno sono respirazione, corpo, voce, dizione, improvvisazione e recitazione, oltre a tecniche di osservazione, strategie di relazione, studio delle tecniche del teatro artaudiano e del teatro della crudeltà, analisi della drammaturgia di Molière, studio del personaggio, costruzione partiture, e percorsi registici.

Direzione formativa e conduzione laboratoriale sono a cura dell'attore - regista Pino L’Abbadessa, che potrà avvalersi in seguito della cooperazione di altri formatori ed artisti della ricerca espressiva.

L'attore - regista Pino L'Abbadessa si è formato con il Teatro Due di Parma, il Living Theatre di New York, Marco Baliani, Pepe Robledo, Cristina Pezzoli e Renata Molinari. Ha partecipato a numerosi spettacoli in qualità di attore, e in particolare con la Fondazione Teatro Due di Parma, di cui si ricorda l'allestimento per la regia  di Gigi Dall'Aglio dell'Istruttoria di Peter Weiss, ininterrottamente in  replica dal 1984. Ha partecipato a spettacoli tratti da testi di Sartre, Jarry, Shakespeare, Molière, Canetti, Weiss, Horowitz. Ha fondato e diretto la Cooperativa Teatro Sintetico di Cremona e il Gruppo dei Piccoli Sogni di Casalmaggiore, con cui ha realizzato numerose regie su testi di Ghelderode, Neruda, Arrabal, Anne Frank. Dal 1983 ad oggi ha coordinato vari laboratori di formazione per attori, adulti, ragazzi, e operatori di teatro sociale. Dal 2013 coordina il progetto "Sarah Kane work in progress".

PER INFO E PRENOTAZIONE :

cell: 347 5412223

mail: fattivivo@vodafone.it

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