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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Csa: «La sezione investigativa fu chiusa perché costosa». Zandonella: «Mai detto questo»

Smantellamento della sezione investigativa della Polizia Locale. La segreteria sindacale provinciale Csa replica all'assessore Luca Zandonella dopo l'interrogazione di Raggi (Pc del futuro)

Smantellamento della sezione investigativa della Polizia Locale, il dibattito non si placa. La segreteria sindacale provinciale Csa replica all'assessore Luca Zandonella circa alcune sue dichiarazioni, espresse durante la seduta di Consiglio comunale del 18 gennaio scorso. 

«Con riferimento alle dichiarazioni dell’assessore Luca Zandonella, relative all’avvenuto smantellamento della sezione investigativa della Polizia di Piacenza, apparse sul quotidiano online IlPiacenza, premettendo un doveroso ringraziamento al Consigliere Comunale Samuele Raggi (Piacenza del futuro), il sindacato, prendendo ancora atto delle ulteriori affermazioni dell’assessore sull’argomento, ritiene di chiarire nuovamente allo stesso alcuni punti, ed in particolare:

l’articolo pubblicato in data 13 ottobre 2020 dallo stesso quotidiano titolava:: "Troppo costosa per le casse comunali, chiude la sezione investigativa della Polizia locale". E ancora: "La decisione del Sindaco Patrizia Barbieri, confermata dal Comandante Giorgio Benvenuti e comunicata in Prefettura durante l'ultimo comitato per l'ordine e la sicurezza, sarebbe giustificata dai costi eccessivi di gestione del nucleo di polizia giudiziaria (soprattutto in termini di monte ore straordinari) che gravano sul bilancio comunale".

«E’ fuori dubbio  - si legge nella nota - quindi che la prima scusa accampata, oggi invece negata dall’assessore, fu appunto quella di sostenere che il gruppo in questione determinasse costi eccessivi in termini di ore straordinarie, salvo poi rivedere radicalmente la propria posizione, affermando che, in realtà, l’attività svolta aveva determinato anche introiti per circa 42mila euro, a seguito della costituzione di parte civile del Comune nei vari processi e che gli straordinari erano invece in linea con quelli degli altri settori del Comando. Un fatto sicuramente singolare, tuttavia non può che prendersi atto come l’assessore, con quest’ultima affermazione, addirittura smentisca sé stesso».

«Insiste inoltre l’assessore Zandonella nell’affermare che la chiusura del nucleo sarebbe avvenuta di concerto con la Procura di Piacenza, citando due interviste rilasciate dal Procuratore Capo, per nulla attinenti al caso in questione, posto che è evidente come l’Autorità Giudiziaria non abbia alcuna competenza in tema di eventuali riorganizzazioni degli uffici comunali. Omette invece l’assessore Zandonella di riportare la dichiarazione del Procuratore Capo, la quale così affermava: “La decisione mi è stata comunicata dal sindaco e dal comandante”, tanto che, sul quotidiano Libertà di domenica 29 novembre 2020, appariva il seguente titolo: “Stop ai vigili detective distanti le versioni di Procura e Comune”. Appare allora chiaro il tentativo, peraltro piuttosto maldestro, di attribuire ad altri organi la responsabilità delle proprie decisioni».

«Nel ribadire di non avere alcuna intenzione di criticare scelte politiche, invita quindi l’assessore Zandonella a rivedere con maggiore attenzione le varie dichiarazioni rilasciate dall’Amministrazione sull’argomento e, considerato che lo stesso appare evidentemente ancora oggi di interesse per la cittadinanza, di fornire notizie veritiere, così da non apparire,  - conclude la nota - come invece accaduto, contraddittorio, non a conoscenza della materia e alla ricerca di scuse prive di fondamento».

ZANDONELLA: «IL SINDACATO GENERA CONFUSIONE»

A stretto giro di posta arriva subito la risposta dell’assessore. «Mi permetto di consigliare alla segreteria Provinciale Csa – interviene Luca Zandonella - di Luca Zandonella-12controllare scrupolosamente le interviste dove "mi sarei contraddetto" prima di citarle, in quanto l'articolo del 13 ottobre addirittura neanche contiene alcuna mia dichiarazione, come tutti i lettori potranno controllare in autonomia. Tra l'altro, proprio in quell'articolo, non c'è nessun intervento di rappresentanti dell'amministrazione comunale, ma si leggono ricostruzioni della vicenda con verbi al condizionale. Il Csa dovrebbe ben sapere che fanno fede gli atti ufficiali, non le voci di corridoio o i rumors riportati a piacimento. Il sottoscritto non ha mai additato alle ore di straordinario il motivo della riorganizzazione, tanto che, nelle mie dichiarazioni sull'argomento nel consiglio comunale del 18 gennaio, ne ho espressamente spiegato i motivi, che sono riascoltabili da tutti sul sito web del Comune di Piacenza. In nessuna altra sede sono intervenuto sull'argomento. Chi avrà voglia e tempo di approfondire la situazione, non potrà che constatare che le maldestre accuse lanciate al sottoscritto siano prive di ogni fondamento. Spiace quindi che qualcuno - che non mette il proprio nome e cognome alle note sindacali inviate alla stampa, a differenza del sottoscritto - diffonda notizie non veritiere. Siccome credo che la materia oggetto della discussione sia invece ben conosciuta da chi ha diffuso la nota, non resta che purtroppo pensare alla malafede. Peccato davvero, in quanto generare confusione su argomenti di interessa della cittadinanza, non fa bene proprio a nessuno».

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