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Cronaca

Lascia la pecora agonizzante per giorni in cortile, blitz di Enpa: denunciato il proprietario

Intervento delle guardie zoofile di Enpa e dei veterinari dell'Asl di Piacenza nell'abitazione di un privato che teneva alcuni animali da reddito

Le Guardie Zoofile Enpa sono intervenute, grazie alle segnalazioni di passanti che hanno riferito di aver visto un animale disteso da qualche giorno, sempre nello stesso modo e luogo, in mezzo ad un’area cortilizia a ridosso della strada presso l’abitazione di un uomo residente in provincia di Piacenza, il quale deteneva vari animali da reddito (allevamento). Sul posto le Guardie Enpa hanno rinvenuto, nel mezzo di un grande cortile, una pecora riversa a terra, appesantita da una montagna di vello non tosato, molto sporco, intriso di fango e liquame, pieno di insetti, su di un arto posteriore varie morsicature di piccoli animali che avevano provocato ferite esposte e sporche. La pecora, non in grado di reggersi sulle zampe, era impossibilitata a difendersi da roditori o animali selvatici che la stavano letteralmente mangiando viva. Il povero ovino era vivo, ma evidentemente agonizzante. Le Guardie Zoofile Enpa hanno contattato subito i veterinari dell’Asl di Piacenza, i quali sono intervenuti prontamente con scrupolosa attenzione e professionalità: purtroppo data la gravità delle condizioni dell’animale sono stati costretti ad effettuare l’eutanasia in loco per porre fine alla lenta agonia dell’animale. Gli stessi veterinari dell’Asl hanno poi provveduto al sequestro amministrativo degli altri animali quali capre, pecore ed un toro. «Dagli accertamenti - affermano in una nota le guardie di Enpa - è risultato che il proprietario non possedeva alcun tipo di documentazione sanitaria ed amministrativa riguardante la detenzione di questi animali, sebbene dichiarasse che li deteneva come animali d’affezione».
Il proprietario che non ha provveduto a chiamare un veterinario per verificare lo stato di salute dell’animale ed impostare un’eventuale terapia - che avrebbe potuto salvargli la vita - oppure provvedere ad un’eutanasia che ne risparmiasse inutili patimenti, lasciandolo abbandonato a se stesso per giorni ad una lenta e dolorosa agonia è stato denunciato dalle Guardie zoofile Enpa per maltrattamento di animale.
«Una situazione penosa e orripilante - commenta il capo nucleo Michela Bravaccini, intervenuta sul posto insieme alla Guardia Maria Giovanna Passera - Purtroppo è insita nella nostra società la strana concezione e convinzione che vi sia una differenza tra varie tipologie di animali ed esseri viventi, tra animali d’affezione, animali da allevamento ed animali selvatici, come se vi fossero animali di serie A e serie B, e che i secondi quindi si possano trattare prettamente come oggetti, come se cani e gatti fossero gli unici a provare sentimenti e sofferenza. Niente di più erroneo, infatti la legge in questione non fa distinzione: esistono normative che tutelano prettamente anche gli animali negli allevamenti. Le regole di base sono contenute nel D.Lgs. 146/2001, che ha introdotto nel nostro ordinamento le misure minime per la protezione degli animali negli allevamenti. Le Guardie zoofile dell’Ente Nazionale protezione Animali sono le uniche Guardie eco/zoofile adibite anche alla difesa del patrimonio zootecnico grazie al D.P.R. del 1978». Ora l’intero fascicolo è al vaglio della Procura per il proseguo di competenza.

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