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Cronaca Ottone

«Le barriere non fermano il virus, ma chi è pronto a trasgredire le regole»

Ottone, il sindaco Beccia difende la sua iniziativa: «Ottone è un paese ospitale. Se Conte dichiara le regioni vicine "verdi" vado subito a togliere i blocchi di cemento»

«Ottone è un paese ospitale, come ha dimostrato sempre ed in particolare l’estate appena trascorsa. Ma a Ottone le leggi si rispettano. Se le disposizioni impediscono di accedere ad Ottone, noi faremo di tutto per far sì che le disposizioni vengano rispettate». Il sindaco Federico Beccia non condivide le contestazioni alla sua decisione di rimettere le barriere a due accessi al capoluogo dell’Alta Valtrebbia (rimane ovviamente aperta una strada, quella sorvegliata dalle telecamere). Un fotomontaggio è circolato su Whatsapp e sui social che ritraeva la Statale 45 interrotta da nuove barriere di cemento posizionate al confine tra Ottone e Gorreto. Ovviamente si tratta di un falso. La Statale 45 che collega Liguria ed Emilia non è stata bloccata. Rimangono però i blocchi di cemento a due dei tre accessi al capoluogo, iniziativa del sindaco Beccia che ha raccolto tanti apprezzamenti, ma anche diverse critiche. Si teme l'arrivo di persone provenienti dalle  Lombardia e Piemonte (zone rosse) e dalla Liguria (zona arancione).

  • Sindaco, si è parlato tanto delle vostre barriere, anche a livello nazionale. Perché se la prende per alcune critiche alla sua decisione?

Si vuole lasciare intendere che stiamo trasmettendo un messaggio di inospitalità del nostro comune. Noi siamo ospitali, però rispettiamo le regole. Ma c’è qualcuno all’interno del comune, e anche fuori, che è insofferente alle regole e ai dispositivi che non faccio io, ma il Governo. Questa cosa non l’accetto, per questo voglio evidenziare la pochezza di certi messaggi. Sono critiche pretestuose. La gente sa benissimo com’è la realtà. Contestano il posizionamento delle barriere una frangia di oppositori a Ottone che polemizza su ogni cosa e coloro che, in possesso di una seconda casa, pur provenendo dalle zone rosse, pretendono di non rispettare le regole. È gente che vuole che gli altri rispettino le regole, ma per loro non devono valere. Ma così non mi sta bene.

  • Quindi è convintissimo, le barriere rimangono…

Terrò le barriere fino a quando il Governo dividerà i territori in fasce. Se domani mattina il presidente del Consiglio Giuseppe Conte Federico Beccia 2-2-2dichiara che tutte le regioni del Nord sono zone “verdi”, un minuto dopo le togliamo. Ma fino a quando noi siamo un comune Covid-free, con intorno regioni rosse o arancioni, le barriere rimangono. Trovo piuttosto strano che io debba mettere delle barriere per far capire alle persone come comportarsi. Un cittadino non dovrebbe neanche pensare di trasferirsi da una zona rossa a Ottone. E in più questi trasgressori si arrabbiano. La barriera ferma il virus, ma chi è pronto a trasgredire le regole sì. E chi è pronto a trasgredire è potenzialmente pericoloso per gli ottonesi.

  • Lei è anche medico di medicina generale. Com’è la situazione tra i suoi pazienti?

Ho 1300 pazienti sparsi sul territorio di Bobbio, Marsaglia e Ottone. Tra loro, al momento, una quindicina sono i casi positivi tra Bobbio e Marsaglia, tutti assistiti a domicilio anche grazie al supporto dell’Ausl e delle sue Usca. La situazione è quella che si conosce dai numeri dell’azienda, ovvero non delle più tranquille. Ecco perché mi ostino a cercare di difendere il più possibile il nostro comune. Non voglio far finta di niente e chiudere un occhio. Vedo la difficoltà di tanti colleghi sindaci per controllare territori più popolosi del nostro: stanno dando l’anima per tenere a freno la pandemia. Ognuno fa ciò che può per il territorio che amministra. Per questo le polemiche sulle barriere le ritengo degli attacchi gratuiti e pretestuosi.

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