Levante, Esposito riabbraccia la moglie fuori dal carcere dopo dieci mesi

Caso Levante. «Dopo dieci mesi dietro le sbarre nel carcere di Pavia all'appuntato scelto Angelo Esposito sono stati concessi gli arresti domiciliari. Siamo estremamente soddisfatti - dicono i legali del carabiniere arrestato il 22 luglio 2020 insieme ad altri colleghi della Stazione Levante, Maria Paola Marro e Pierpaolo Rivello -. Finalmente è stato accolto l'appello al tribunale di Bologna del rigetto della sostituzione della misura del tribunale di Piacenza e che evidenziava quindi la mancanza delle esigenze cautelari in carcere per il nostro assistito che peraltro si trova in uno stato di salute estremamente precario».

«Esposito finalmente potrà riabbracciare la propria famiglia e avrà la possibilità - ha proseguito Marro - di leggersi tutte le carte per affrontare con serenità il processo che lo riguarda al fine di far emergere la sua totale estraneità ai fatti di cui è accusato e che lo coinvolgono in quello che ormai è noto come Caso Levante».  Esposito è l'unico militare che ha scelto il rito ordinario, ossia quello che non prevede alcuna riduzione della pena. Gli altri colleghi (Giuseppe Montella, Giacomo Falanga, Salvatore Cappellano, Marco Orlando) hanno scelto il rito abbreviato (sconto di un terzo della pena). Orlando e Spagnolo sono agli arresti domiciliari da molti mesi, tutti gli altri sono detenuti. Il procedimento si sta svolgendo in questi mesi a Piacenza Expo davanti al gup Fiammetta Modica. Esposito invece compare davanti al collegio presieduto da Stefano Brusati.  Esposito ha tredici capi di imputazione per sette episodi. L'ultima udienza si è svolta il 13 maggio.