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Cronaca

Levante, Montella e Cappellano decidono di non parlare al processo del collega Esposito

Caso Levante. Altra udienza nella giornata del 28 ottobre del processo celebrato con rito ordinario e che vede imputato Angelo Esposito. I colleghi Giuseppe Montella e Salvatore Cappellano quali imputati di reato connesso si sono avvalsi della facoltà di non rispondere

Caso Levante. Altra udienza nella giornata del 28 ottobre del processo celebrato con rito ordinario e che vede imputato Angelo Esposito (difeso dagli avvocati Pierpaolo Rivello e Maria Paola Marro), l’unico carabiniere in forza alla Caserma di via Caccialupo arrestato insieme ad altri militari il 22 luglio 2020 che ha scelto il dibattimento (nessun sconto di pena). Cinque colleghi scelsero il rito abbreviato (riduzione di un terzo della pena) e la sentenza per loro è arrivata il 1 luglio scorso.  Altri coinvolti nella maxi indagine delle Fiamme Gialle e Polizia Locale (tutti civili, accusati di spaccio) scelsero il patteggiamento con pene che vanno dai 4 mesi ai 4 anni per alcune migliaia di euro di multa. Inoltre, sono tuttora aperte altre posizioni di diversi militari per i quali le indagini non sarebbero ancora concluse. Altri carabinieri ancora invece hanno intrapreso invece altri percorsi circa alcuni episodi che li vedono coinvolti.

centini colonna ok 2021-2L'UDIENZA - Davanti al collegio presieduto dal giudice Stefano Brusati (a latere Sonia Caravelli e Aldo Tiberti) sono stati chiamati dall’accusa (pm Antonio Colonna e Matteo Centini, titolari delle indagini) due colleghi di Esposito (già condannati in primo grado a luglio). Si tratta di Giuseppe Montella e Salvatore Cappellano quali imputati di reato connesso. Entrambi non hanno voluto parlare e si sono avvalsi della facoltà di non rispondere come prevede la legge, se fossero stati testi invece avrebbero avuto l’obbligo di parlare. In aula ovviamente i loro avvocati: Giuseppe Dametti, Emanuele Solari e Paolo Fiori. Presenti anche gli avvocati delle parti civili: Paolo Campana (Monica Giuppi) che rappresenta Elsayed Atef Elzaki per il caso di tortura contestato al militare, Piero Santantonio per il Pdm (partito per la difesa dei militari) e Andrea Cecchieri per l’Arma dei carabinieri presso l’avvocatura dello Stato. In aula ha parlato anche Luca Dammaco, un altro carabiniere in forza alla stazione di Piacenza Principale come teste dell’accusa chiamato a spiegare alcune confidenze tra lui e il maresciallo Riccardo Beatrice all’epoca dei fatti tirocinante alla Levante (estranei entrambi alla vicenda). Alla domanda della difesa di Esposito se l’avesse mai visto alzare le mani su fermati o arrestati o avere un atteggiamento violento ha dato risposta negativa.  

PROSSIME UDIENZE - Nelle prossime udienze verranno ascoltati un teste del PDM e poi i testi della difesa. Larivello marro avvocati angelo esposito-2 discussione invece è prevista a maggio. Angelo Esposito, scaduti i termini della carcerazione, dal 19 ottobre è una persona libera.  I termini della carcerazione preventiva scadono ad un anno dalla notifica del giudizio immediato, ossia in questo caso ottobre 2020, mentre ricordiamo che Esposito fu arrestato il 22 luglio e rimase in carcere fino al 13 maggio 2021 quando ottenne i domiciliari.  Il carabiniere ha tredici capi di imputazione per sette episodi, tra i quali tortura, spaccio, falso, omessa segnalazione, sequestro di persona. Per due capi che riguardano la truffa militare gli atti sono rimessi alla Cassazione che dovrà pronunciarsi su chi dovrà essere chiamato a giudicare: o il tribunale militare o l’ordinario. Per questo i suoi avvocati avevano sollevato il conflitto di giurisdizione.

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