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Cronaca

Libano, ai pontieri i complimenti del nuovo capo di stato maggiore della Difesa

L'ammiraglio Binelli Mantelli nella base di Shama: spiccata professionalità. Poi va sul sito dello sminamento e stringe la mano ai ragazzi del 2° reggimento

Il capo di stato maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, in visita in Libano, ha apprezzato il lavoro dei pontieri piacentini, esaltandone la professionalità nella preziosa opera di sminamento. Il nuovo capo di stato maggiore ha visitato, domenica 10 febbraio, accompagnato dal comandante del Comando operativo di vertice interforze (Coi), generale di corpo d’armata Marco Bertolini, nel Libano del sud il contingente militare  italiano presso il quartier generale di  Unifil (United nations interim force in Lebanon) di Naqoura e la base di Shama.

L’ammiraglio è stato accolto nella base militare  di Naqoura dal comandante di Unifil, il generale di divisione Paolo Serra. Nel corso dell’incontro con il Force Commander, il capo di Smd ha espresso parole di apprezzamento per la meritoria opera svolta dal personale delle Forze Armate italiane impegnate nel quadro del delicato mandato contenuto nella risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell’Onu, sottolineando l’elevato contributo fornito dai peacekeepers italiani alla missione.

Nel corso della visita, l’ammiraglio ha seguito le attività della Joint Task Force Lebanon, visitando le unità della Brigata Aeromobile “Friuli”, comandata dal generale di brigata Antonio Bettelli, presso le basi avanzate situate lungo la blue line ed osservando l’attività di sminamento condotta dai genieri (inseriti nella brigata bolognese), presso i siti individuati nell’ambito dell’Operazione “Blue Line Marking Project”. Un lavoro delicato quello della compagnia del 2° Pontieri. In particolare gli sminatori, i minex il cui plotone è comandato dal tenente Walter De Iorio – la compagnia invece è al comando del capitano Alessandro Zarzana -  hanno mostrato dal vivo all’ammiraglio il loro lavoro quotidiano. Quando libanesi e israeliani si accordano sulla linea di demarcazione (quello che sarà il futuro confine dopo la guerra del 2006) il punto viene indicato con un bidone blu. Il punto, però, si trova in zona minata e per raggiungerlo i genieri devono creare un sentiero, rimuovendo i pericolosi ordigni nascosti sotto terra.

Salutando il personale militare italiano presso la Base di Shama, il capo di stato maggiore della Difesa ha espresso parole di apprezzamento per i risultati ottenuti in Libano sin dall’inizio della missione sottolineando “l’elevato contributo e la spiccata professionalità dei peacekeepers italiani impegnati nella delicata operazione”.

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