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Cronaca Lugagnano Val D'Arda

Lugagnano, appuntamento con i quaderni della Valtolla: l'incasso della serata andrà agli alluvionati

Venerdì 2 ottobre alle 20.45 a Lugagnano, appuntamento nello storico e artistico Oratorio SS. Annunziata di piazza IV Novembre con la presentazione del XVII volume de i "Quaderni della Valtolla"

Venerdì 2 ottobre alle 20.45 a Lugagnano, appuntamento nello storico e  artistico Oratorio SS. Annunziata di piazza IV Novembre con la presentazione del XVII volume de i "Quaderni della Valtolla". Si tratta di un numero speciale perché le pagine sono a colori, dedicate tutte a Lugagnano e con il prezzo di copertina invariato a 10 euro. Altra particolarità è costituita dal fatto che l'incasso dalla serata, pur essendo l’associazione editrice sempre alle prese con la difficile opera di far quadrare i conti, sarà devoluto a un fondo pro alluvionati della provincia di Piacenza.

L’introduzione dell’incontro letterario è affidata a Samantha Torri e ad Andrea Bergonzi. Seguiranno gli interventi degli autori Sergio Efosi, Fausto Ferrari e Daniele Solari "C’era una volta in Valtolla" - Gianluca Raineri "Nelle terre del Piacenzìano" - Arturo Croci "La floricoltura e il giardinaggio ai tempi di Veleia" - Gianni Manzi, “La presenza di Annibale in Val d'Arda" - Sergio Bersani "Annibale non transitò per la Valdarda per recarsi in Etruria, ma per l'antichissimo valico da Bononìa a Florentia" - Filippo Lombardi "Le tre sepolture di Giovanni Nicelli" - Giorgio Petracco  "Toponomastica della Val d'Arda. I toponimi e i confini di Lugagnano.  Andrea Bergonzi esporrà "Considerazioni sulla ferrovia Alseno- Lugagnano- Bardi. Un'altra rivoluzione industriale mancata in Val d'Arda?".

Durante la serata saranno proiettati filmati inerenti agli argomenti pubblicati. In chiusura sarà offerto un vin d'honneur.

Alcuni passi tratti dall’editoriale di Andrea Bergonzi:

In un anno come il presente, dove l’Italia pare essere al centro del mondo grazie all’EXPO di Milano a cui milioni di persone accorrono per ammirare le peculiarità di ogni nazione mondiale presente, anche i nostri Quaderni della Valtolla credo possano essere visti come un’annuale Esposizione Universale della val d’Arda dove gli autori che di volta in volta partecipano, mettono in mostra le peculiarità ed il meglio dei loro rispettivi lembi di vallata, non certo ‒ o non solo ‒ dal punto di vista alimentare, ma soprattutto dal punto di vista culturale, con l’intento di confrontarsi, migliorarsi e, se possibile, progredire verso la maggior conoscenza e consapevolezza del nostro territorio. Questo numero diciassettesimo della Rivista si presenta sotto una veste nuova e segna, a cominciare dall’aspetto grafico, un punto, se non di svolta, perlomeno di passaggio. Scaramantici o no, il numero diciassette ha per tutti un significato particolare e non è un caso se proprio a partire da questo numero i lettori troveranno qualcosa di nuovo, qualcosa in più nei Quaderni. Credo non sia il caso di stare a guardare, come solitamente facciamo, al cammino già compiuto; credo sia piuttosto giunto il momento di guardare dalla parte opposta del cammino: scrutare l’orizzonte e capire ciò che ci aspetta, ciò che ci verrà incontro  (…)

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