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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Sentita dal giudice la maga piacentina finita in manette per truffa

Interrogatorio di garanzia, la 51enne ha risposto alle domande e chiarito la propria posizione. Resta agli arresti domiciliari come la Maga Gemma, mentre un uomo resta in carcere. Sono tutti accusati di associazione per delinquere

Ha risposto alle domande del giudice, chiarendo la propria posizione, la maga 51enne piacentina, sentita nella mattina del 29 maggio, dal giudice per le indagini preliminari Gianandrea Bussi. La donna, assistita dall’avvocato Stefano Lavelli ha spiegato la propria posizione, ripetendo anche ciò che aveva detto ai carabinieri di Frosinone. L’inchiesta era partita dalla città laziale e poi era stata trasferita a Piacenza. Una settimana fa, i carabinieri di Piacenza avevano arrestato due maghe e un uomo. Le donne sono agli arresti domiciliari, mentre l’uomo, ritenuto la mente dell’organizzazione, è in carcere. Tutti sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata.

Secondo le accuse due donne, la 51enne e la 47enne conosciuta come Maga Gemma, oltre a un uomo avrebbero promesso di risolvere problemi di lavoro e amore con sortilegi di varia natura, naturalmente a pagamento. Un caso contrario, i clienti creduloni sarebbero stati vittime di fatture e “negatività” varie. Nell’operazione, i militari avevano anche sequestrato duecentomila euro.

I contatti avvenivano solo per telefono, i cui numeri venivano pubblicati su diversi mezzi di comunicazione. Maga Gemma era già finita in manette nel novembre del 2012, a Piacenza. All’epoca, la madre di una donna di 36 anni aveva denunciato che la famiglia era finita sul lastrico perché la figlia si era indebitata con i maghi, arrivando a pagare circa 200mila euro. In genere, secondo le indagini, i clienti avrebbero versato dai 1500 ai 7500 euro.

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