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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

«Mai molestato mia cugina, non sono un delinquente»

La drammatica testimonianza di un 26enne accusato di violenza sessuale. «Lei diceva anche che avevo aggredito le mie sorelle … Oggi non so più dove sia»

«Sono dispiaciuto per quello che sta vivendo la mia famiglia. Ho raccontato tutto alle mie sorelle. Mia cugina disse addirittura che io avevo stuprato le mie sorelle… Io sono qui per lavorare non per fare il delinquente. Non ho mai rubato né spacciato. Non so perché lei mi abbia accusato». E’ l’accorata difesa, davanti ai giudici, di un 26enne di origini albanesi accusato di violenza sessuale nei confronti della cugina, oggi 19enne, in alcuni casi anche quando lei era minorenne. Un fatto - che sarebbe avvenuto in un paese della Valtidone tra il 2015 e il 2016, ma la presunta vittima aveva detto di aver subito toccamenti anche negli anni passati - che ha portato all’apertura anche di un processo al Tribunale per i minorenni, a Bologna.

Prima del giovane, ha parlato la sorella dell’imputato, una ragazza di 24 anni che ha risposto alle domande del difensore, l’avvocato Gianluigi Dodici e del pm, Ornella Chicca. Davanti al collegio presieduto da Stefano Brusati, a latere Sonia Caravelli e Aldo Tiberti, la ragazza ha detto che aveva buoni rapporti conta cugina e che lei non si era mai lamentata. All’epoca, il 26enne viveva in una casa di due stanze con i genitori e le due sorelle. Lui dormiva in soggiorno, mentre le ragazze in una camera. E con le ragazze dormiva anche la cugina quando si fermava da loro. I genitori della cugina, inoltre, andavano spesso a trovarli.

La ragazza che avrebbe subito gli abusi oggi non si sa dove sia, dopo un periodo in una comunità. E’ stata poi la volta del giovane. In Italia da circa 15 anni, il ragazzo ha studiato alle professionali e dall’età di 17 anni lavora in un’azienda metalmeccanica della zona come tornitore. Oggi convive con una compagna da cui ha avuto una figlia. Il ragazzo ha raccontato di aver sempre avuto buoni rapporti con i fratelli della cugina, con i quali giocava a calcio. La ragazza viveva con i parenti e con due nonni in un’altra casa e quando lui andava a trovarli, i ragazzi non erano mai soli (nella prossima udienza verrà sentita la nonna della giovane).

La giovane che avrebbe subito violenza aveva raccontato che il cugino, nella propria abitazione, la portava in camera e le mostrava video pornografici. Poi ha sostenuto di essere stata toccata, ma in un’altra occasione avrebbe aggiunto anche rapporti orali. Insomma, un quadro di accuse non del tutto lineare, accuse che dovranno essere valutate con attenzione. Inoltre, avrebbe raccontato di aver avuto un incidente in auto con lei, incidente che non sarebbe mai avvenuto. Il 26enne ha detto che la televisione non era in camera da letto delle sorelle. L’unico screzio che il giovane ha ricordato è quando la cugina, all’epoca 14enne, era stata ripresa da lui perché fumava e l’avrebbe vista anche bere in seguito. Il cugino avvertì i fratelli dalla ragazzina e lei gli disse che “te la farò pagare”.

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