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Cronaca

«Maila si è difesa e non voleva uccidere»

Depositata la perizia autoptica sul corpo di Leonardo Politi ucciso a Ravenna. La compagna Maila Conti ha ottenuto gli arresti domiciliari ed è accusata al momento di omicidio volontario. La difesa: «Temeva per la sua vita»

«Puntiamo a una derubricazione del reato da omicidio volontario a preterintenzionale o a eccesso colposo di legittima difesa», così ha dichiarato Wally Salvagnini, l'avvocato che difende Maila Conti accusata di aver ucciso con una coltellata il compagno Leonardo Politi il 13 agosto scorso a Ravenna. Il legale piacentino è affiancato dal noto penalista ravennate Carlo Benini. Conti ha ottenuto da pochi giorni gli arresti domiciliari a Travo, fino ad ora era stata nel carcere di Forlì. Il processo inizierà a settembre a Ravenna.  Da quanto emerge dall'analisi autoptica sulla vittima Conti ha sferrato una sola coltellata con la volontà di ledere ma non è dimostrabile con assoluta certezza la volontà di uccidere, tanto che il colpo fatale possa essere il risultato improvviso del cambio di posizione della vittima che potrebbe quindi aver contribuito all'esito mortale. «Conti, sostengono i legali, potrebbe aver temuto per la sua vita e dopo l'ennesima aggressione subìta (allegati anche i referti del pronto soccorso) si sarebbe difesa prendendo il coltello. Anche lo spazio angusto (un chiosco di piadine a Lido Adriano) potrebbe aver avuto un ruolo importante per la fine tragica della discussione, in buona sostanza l'imputata non aveva intenzione di uccidere. 

avvocati Wally Salvagnini e Carlo Benin-2

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