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Cronaca

Manifestarono contro il licenziamento del collega, al via il processo tra cori contro Salvini e Di Maio

Nove lavoratori imputati per resistenza e violenza privata in concorso. I fatti risalgono al marzo del 2016 alla Sda di Piacenza

Slogan contro i ministri Di Maio e Salvini e un nulla di fatto in aula. Sì è conclusa così, il 18 gennaio, l’apertura del processo nei confronti di nove persone, tutti lavoratori della Sda, spedizioni e logistica, accusati di concorso in violenza privata e minaccia a pubblico ufficiale. Fuori Bontempi e Andreetti-2dal Tribunale circa 200 lavoratori del sindacato Sì Cobas hanno portato la loro solidarietà ai colleghi che dovevano essere giudicati. Gli operai erano stati denunciati dopo uno sciopero avvenuto nel 2016 davanti ai cancelli della Sda di Piacenza. I 9, assistpolizia in Tribunale-2iti dagli avvocati Monica Andreetti e Luisa Bontempi (Foro di Milano) si sono presentati davanti al giudice Fiammetta Modica e al pm Antonio Rubino. Per la mancanza di due notifiche, il processo è stato rinviato a giugno.

Secondo gli avvocati «non esiste alcun reato e lo dimostreremo al processo». Mohammed Arafat, uno degli imputati e coordinatore provinciale del Sì Cobas ha raccontato «che quel giorno ero lì per dare la mia solidarietà ai lavoratori in sciopero. Protestavamo contro il licenziamento di un operaio, assunto full time, dicendo all’azienda che avremmo continuato la manifestazione se non averlo ritirato quella decisione. Dopo un’ora, la Sda ha ritirato il licenziamento e ce ne siamo andati». Nessun momento di tensione si è registrato davanti al Tribunale, presidiato in forze da carabinieri e polizia. Solo alcuni slogan, tra lo sventolio di bandiere, con il claim - diventato famoso con Grillo - “Salvini vaff…” e anche contro Di Maio.

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