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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Marco Carini è il nuovo segretario Fiom: «Piacenza torni attrattiva per la manifattura»

Con voto segreto del Direttivo, subentra a Ivo Bussacchini, ora a tempo pieno dell'Organizzazione della Camera del Lavoro territoriale

Marco Carini, 43 anni, è il nuovo segretario della Fiom Cgil di Piacenza. Carini, in Cgil dal 2008 e dal 2011 segretario della Fillea, subentra ad Ivo Bussacchini che andrà a coprire a tempo pieno il ruolo di segretario Organizzativo della Camera del Lavoro di Piacenza. Il rinnovamento al vertice del sindacato dei metalmeccanici – che a Piacenza conta, al 31 dicembre, 2.569 iscritti – è stato sancito con voto segreto dai membri del direttivo (30 voti favorevoli, un astenuto) che oggi, venerdì 20 febbraio si è riunito in sala Lama in Camera del Lavoro a Piacenza. Ad avanzare la proposta di Carini al vertice della Fiom, il segretario regionale Emilia-Romagna della Fiom, Bruno Papignani e il segretario generale Cgil Piacenza, Gianluca Zilocchi.

«E' una scelta di competenza e autorevolezza ed è anche un segnale di coesione del gruppo dirigente della Cgil piacentina. I migliori auguri a Marco e un grazie di cuore a Ivo che ha saputo affrontare anni molto turbolenti in categoria». Così Zilocchi ha commentato il passaggio di testimone al vertice della Fiom locale.

Bussacchini, Zilocchi, Carini e Papignani-2

«Puntare sulla manifattura, il territorio deve tornare ad essere attrattivo. Il manifatturiero è il pilastro dell'economia piacentina e ci attendono importanti sfide – ha detto il nuovo segretario della Fiom appena eletto – sul territorio abbiamo aziende importanti, in crescita, ma abbiamo anche perso dei pezzi per strada e affrontato crisi tremende. Di certo, pesa anche la minore attrattiva frutto di scelte politiche istituzionali che negli anni 2000 hanno voluto dare a Piacenza una vocazione logistica, forse dimenticando che la manifattura è il vero volano dello sviluppo. Qui abbiamo conoscenze e capacità sia dal punto di vista tecnico che di rapporti industriali per attrarre investimenti». Sul punto, Bussacchini ha aggiunto come «nei prossimi anni la sfida sarà dare un anima “verde” alla manifattura, dalle multinazionali straniere Piacenza viene vista  al centro dell'Europa e soprattutto con competenze di alto livello che vedono il lavoro come valore aggiunto della produzione».

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