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Cronaca Porta Galera / Via Giulio Alberoni

Spaccia marijuana ai Margherita, ancora un profugo in manette

I carabinieri della stazione Levante stavano effettuando un servizio mirato in borghese quando lo hanno visto cedere un grammo di marijuana a un 30enne piacentino ai Giardini Margherita

E’ stato disposto l’obbligo di dimora per il profugo nigeriano 29enne arrestato dai carabinieri e accusato di detenzione e spaccio di droga. L’immigrato - l’ennesimo profugo, richiedente asilo e ospitato a Vigolzone, finito in manette per spaccio - è stato processato con il rito direttissimo dal giudice Luca Milani. Il pm Sara Macchetta ha chiesto la custodia cautelare in carcere. Il difensore del nigeriano, l’avvocato Roberto Ferroni, ha chiesto di non ritenere valida la perquisizione del suo assistito, perché non gli era stata notificata. Inoltre, il legale ha chiesto di  considerare la modica quantità (un grammo). Il giudice ha convalidato l’arresto, ha applicato il comma della modica quantità e ha disposto l’obbligo di dimora nella comunità dove il profugo risiede.  Curioso il fatto che l’uomo avesse in tasca 35 euro, ritenuti proventi di spaccio, cioè l’equivalente che lo Stato italiano paga per mantenerlo nella struttura. Insomma, il nigeriano aveva raddoppiato le sue “entrate” spacciando. Lo avevano arrestato i carabinieri della stazione Levante ai Giardini Margherita. Lo avevano bloccato dopo aver venduto un grammo di marijuana a un 30enne piacentino che è stato segnalato come assuntore alla Prefettura. 

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