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Cronaca Barriera Milano / Via Gherardo Vaiarini

Omicidio di Zahira, si continua a cercare il colpevole. Mazzi di fiori in suo ricordo

Diffuse le foto segnaletiche dell'ex marito, il maggior indiziato per il tragico assassinio di via Vaiarini. Si cerca in provincia. Intanto, sul luogo del delitto, vengono posti mazzi di fiori in ricordo della giovane mamma, uccisa a 29 anni. Sopralluogo, in tarda mattinata, del questore Michele Rosato, che avverte la popolazione di non allarmarsi: "E' stato un evento occasionale"

fiori-per-zahiraIl giorno del dolore. Della rabbia. Della tristezza. Nell'angolo d'asfalto dove ieri, verso le 19, si è spezzata la giovane vita di Zahira Aitali, barbaramente trucidata con un coltello, la gente fa sentire il proprio sentimento. Ci sono mazzi di fiori freschi, accompagnati da bigliettini intrisi di rammarico. "Riposa in pace, dolce fiore spezzato", recita il primo. "Il Dio d'amore ti accolga nel suo regno di pace, piccola vittima della violenza musulmana", dice un altro.

 Il quartiere è scosso. E' senza parole. Non era mai accaduto nulla, prima, di tale gravità. Qualche incidente stradale di poco conto, ma mai un bisticcio, un litigio, una voce alta. Ci sono bimbi e famiglie, si sta bene. I pochi stranieri residenti sono perfettamenti integrati, da tanti anni ormai. Quel che è capitato a Zahira è un fulmine - violento, brutale, feroce - a ciel sereno.

 Già, Zahira. Un angelo. Una mamma benvoluta da tutti. «La vedevo tutti i giorni andare al lavoro - racconta Giuseppe, edicolante -, alle 5 e 30, puntuale. Veniva a comprare le ricariche telefoniche. Parlava italiano molto bene, era sempre cordiale. Poi tornava alla sera, alle 7, con le borse della spesa». «Non sembrava avesse problemi nella vita privata - afferma un’altra vicina -: sapevamo che il marito doveva stare ai domiciliari, ma lei, a ciò, non dava peso. Rideva, ed era sempre molto gentile». È così anche nel ricordo di Jitta. Prova a parlare, ma la voce è soffocata dal dolore: «Era una brava ragazza. Non si meritava tutto questo».

Il marito, Mohamed Chraka, è ancora latitante. Si stanno battendo tutte le piste possibili, la sua foto segnaletica è stata divulgata. E' lui l'indiziato principale per l'efferato crimine. Anche il questore Michele Rosato, stamattina, si è recato nell’angolo tra via Vaiarini e via Boscarelli: «Si è trattato di un delitto occasionale, non dovuto alla presenza di criminalità in quest’area. Invito la popolazione a non allarmarsi, e a stare tranquilla».

 Sul posto, poi, alcuni poliziotti hanno ricercato il coltello - che non è stato ritrovato sulla scena - con il quale l’assassino ha ferito a morte la nordafricana, tagliandole la gola. Non è stato trovato nulla. A quanto pare, l’omicida non si è liberato dell’arma subito.
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