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Cronaca

Maturità 2017, a Piacenza prevale la traccia di ordine generale

I temi scelti dal MIUR hanno accontentato tutti al Respighi, appassionato qualcuno al Gioia e spiazzato un po' al Romagnosi. Tra le tracce attese e non uscite, Pirandello, Brexit, Falcone e Borsellino e Trump

Il fatidico giorno è arrivato e bisogna provare a mettere da parte ansia e timore. Si è svolta nella mattinata del 21 giugno la prima prova d'esame - il tradizionale tema scritto d'italiano - per gli studenti piacentini di quinta superiore. I circa 2mila piacentini ammessi all’esame di maturità in prevalenza hanno scelto di sviluppare la traccia sulle tematiche dell’articolo “Per migliorarci serve una mutazione” di Edoardo Boncinelli, esplorando il significato di progresso e civiltà e le differenze tra progresso materiale, morale e civile. E’ piaciuto anche il tema su robotica e futuro tra istruzione, ricerca e mondo del lavoro. In generale, gli argomenti sono piaciuti, sebbene alcuni studenti siano stati un po’ spiazzati dalle scelte di attualità, aspettandosi qualcosa su Luigi Pirandello, sulla Brexit, sul terrorismo e i recenti attacchi all’Europa o, addirittura, sull’elezione di Donald Trump.

Al Romagnosi i più veloci

A terminare tra i primi, appena trascorse le tre ore, alcuni studenti della sezione serale dell’istituto tecnico commerciale Romagnosi. Francesca Solari ha scelto il saggio breve in ambito artistico-letterario “La natura tra minaccia e idillio nell'arte e nella letteratura”, ma aveva altre aspettative riguardo le tracce: pensava a qualcosa di più legato ai fatti di attualità. Ardita Xhani ha spiegato che probabilmente avrebbe fatto un lavoro migliore se lo stesso tema, quello generale sul progresso, lo avesse elaborato in aula in un giorno qualunque: il fatto che si trattasse di un esame l’ha agitata un po’. Anche Sara Tronchini, pur avendo sensazioni positive sullo svolgimento del tema, ha detto di essere entrata in aula molto ansiosa, ma di essersi calmata appena cominciato a scrivere il suo saggio breve in ambito socio-economico sulla robotica. Andrea Gatti ha scelto il medesimo tema sulla robotica, ma si aspettava un argomento di attualità come quello sull’anniversario della morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Tutti e quattro gli studenti si sono detti preoccupati per la terza prova, che nel loro caso coinvolge le seguenti materie: matematica, diritto, scienza della finanze e inglese.

Al Gioia i più realisti

Al liceo Gioia, con sezioni di studio classico, scientifico e linguistico, è prevalso un certo realismo: gli argomenti sono piaciuti e risultati abbastanza in linea con le aspettative. Lia Ghezzi della V F del linguistico ha lavorato sulla traccia di carattere generale, che l’ha ispirata da subito. Margherita Elisa e Marina Pinazzi della V A ad indirizzo internazionale (con un doppio diploma in italiano e francese) si sono dette preoccupate sia della terza prova che le attende su filosofia, tedesco e matematica sia dell’ulteriore prova in francese: il saggio breve e il compito di storia. Anna Magistrali della sezione E a indirizzo scientifico non si è sbilanciata troppo sull’esito della prova appena completata sulla robotica: ha sviluppato il tema, scritto tutto ciò che si era prefissa e spera che la commissione ne apprezzi sia la forma sia il contenuto.

Al Respighi il futuro è ben chiaro

Al liceo Respighi quattro ragazzi della V E sono apparsi soddisfatti dei temi appena consegnati. Riccardo Torreggiani è uno dei pochi ad aver scelto l’analisi del testo, i “Versicoli quasi ecologici” di Giorgio Caproni, e pur senza conoscere l’autore in questione ha comunque trovato la traccia non particolarmente difficile. Giovanni Mazzoni ha sviluppato il saggio breve sulle nuove tecnologie e il lavoro, aspettandosi una tematica simile. Ilaria Cammi, che dopo il liceo, vorrebbe iscriversi alla facoltà di medicina, ha invece scritto di robotica e futuro. Luca Sfulcini si è detto più preoccupato della terza prova (fisica, inglese, scienze e storia o filosofia) che da quella di matematica. I tre ragazzi hanno già le idee chiare sul futuro: andranno al Politecnico di Milano, scegliendo lauree in ingegneria che spaziano dalla biomedica alle telecomunicazioni o dei materiali e delle nanotecnologie.

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