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Cronaca

L’intervento al dente gli devasta il volto e gli fa perdere il lavoro: denunciato un chirurgo

Gli era stato diagnosticato un "tumore" sotto un dente e il chirurgo aveva deciso di operarlo immediatamente. Il risultato, però, non è stato quello sperato perché il paziente ha avuto il volto devastato e ha anche perso il lavoro. Scattata la denuncia ai carabinieri

Gli era stato diagnosticato un “tumore” sotto un dente e il chirurgo aveva deciso di operarlo immediatamente. Il risultato, però, non è stato quello sperato perché il paziente ha avuto il volto devastato, la mandibola deformata e ha anche perso il lavoro. L’uomo, un 50enne piacentino, si è così rivolto a un avvocato e ha denunciato il chirurgo, un professionista cremonese, per la gravi lesioni che gli ha causato. E una perizia avrebbe riscontrato errori durante l’intervento, ma anche l’inutilità dell’operazione perché quel tumore non andava toccato.

Il piacentino nel febbraio di quest’anno è stato operato in una struttura privata di Cremona. Il medico aveva trovato una “neoformazione endossea” decidendo di intervenire chirurgicamente. Una settimana di ricovero e il 50enne è tornato a casa. E qui è cominciato il calvario. Dolori lancinanti, viso gonfio fino all’inverosimile, impossibilità di mangiare e di avere una vita normale.  L’uomo è stato posto in malattia e ci è rimasto per molti mesi. Al sesto mese, il datore di lavoro – proprietario di un call center – gli ha chiesto o di andare in aspettativa o di licenziarsi. Lui ha preferito licenziarsi, anche perché parlare risultava difficile, ed è andato dall’avvocato Riccardo Curtarelli per farsi tutelare.

Il 50enne ha cominciato così le pratiche per il riconoscimento dell’invalidità, attraverso la commissione all’Ausl dove ha già svolto alcune visite. Nel frattempo, in estate, l’uomo ha deciso di querelare il medico e si è presentato ai carabinieri in viale Beverora. Da qui la denuncia ha raggiunge Cremona e la procura ha aperto un fascicolo.

L’avvocato Curtarelli, intanto, si era rivolge a un noto chirurgo maxillofacciale a Milano chiedendo una perizia, sulla base della documentazione e dopo aver visto il paziente. Il medico milanese avrebbe riscontrato comportamenti errati nella tecnica operatoria, ma, soprattutto, avrebbe sostenuto che quel tumore non era da operare.

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