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Cronaca

Unione Commercianti: «Pronti a non ricandidare il Mercato Europeo sul Facsal»

Il Direttore Dott. Giovanni Struzzola della Confcommercio risponde all'associazione Amici del Facsal in merito alla "querelle Mercato Europeo" che da qualche settimana infervora molti animi

Il Direttore Giovanni Struzzola della Confcommercio risponde all'associazione Amici del Facsal in merito alla "querelle Mercato Europeo" che da qualche settimana infervora molti animi. Solo poche ore fa Gli Amici del Facsal avevano detto che: «La Fiva doveva pagare i danni che gli ambulanti avevano provocato durante la manifestazione».

MERCATO EUROPEO: TUTTA LA VICENDA

Struzzola, in una nota dichiara: «Intervengo in sintonia e coerentemente con le posizioni sostenute nei comunicati precedenti dei vertici dell’Unione Commercianti e di FIVA, relativamente alle dichiarazioni formulate dall’Associazioni Amici del Facsal. L’Unione su questo argomento desidera mantenere un confronto aperto e leale con gli Amici del Facsal, un rapporto che sia sgombro da ogni possibile fraintendimento».

E continua: «Certo rimango stupito però da alcune supposizioni espresse dagli amici del Facsal che riguardano timori di esborsi economici a carico degli Associati Unione per compensare i costi organizzativi del mercato Europeo. Occorre perciò chiarire subito che le varie voci che compongono il costo complessivo della manifestazione sono quelli del personale interno, degli esperti dell’organizzazione, dell’attività di promozione, della pubblicità, del consumo di energia elettrica, dell’occupazione del suolo pubblico, della vigilanza notturna, dei tecnici audio, della pulitura del pubblico passeggio, durante e al termine del Mercato Europeo, dell’assistenza tecnica sull’impianto elettrico globale, del noleggio e collocazione dei bagni chimici lungo il viale. A queste voci, tutte documentabili con estrema trasparenza e ugualmente rendicontabili con fatture, si evidenzia un contributo della FIVA Nazionale, le quote degli Ambulanti piacentini che aderiscono al Mercato Europeo (circa una quindicina) e il contributo della Camera di Commercio. Tutto questo in piena sintonia con quello che succede in altre città dove si svolge analoga manifestazione»-

E conclude: «Comprendo la preoccupazione degli amici del Facsal e ribadisco ancora una volta la necessità di un confronto attorno ad un tavolo con tutti i soggetti coinvolti per cercare di trovare soluzioni alle criticità segnalate. Concludo precisando che lo spirito che ci ha spinti sin dall’inizio ad ospitare il Mercato Europeo risiedeva nell’assoluta convinzione di promuovere e valorizzare il territorio piacentino con manifestazioni che richiamassero visitatori anche dalle province limitrofe, quindi utilizzando le iniziative quali il Mercato Europeo come leva di marketing territoriale. Eravamo altresì convinti che questa manifestazione servisse ad unire i vari interessi pubblici e privati, forse non immaginavamo certo le controindicazioni emerse e le conseguenti possibili fratture tra soggetti che comunque amano la loro città. L’Unione perciò non volendo ampliare tali fratture e quindi è pronta a non ricandidare il Mercato Europeo sul Pubblico Passeggio».

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